Oscurato il portale pirata “Futubox” che consentiva di visualizzare l’intero palinsesto criptato di Sky in live-streaming ed on-demand trasmesso a fronte di un abbonamento di 8 euro al mese.
L’ordine di inibizione notificato ai provider italiani è conseguenza della denuncia presentata da Sky Italia a gennaio 2013. I finanzieri della Compagnia della Guardia di finanza di Agropoli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno), hanno eseguito un provvedimento di oscuramento dall’Italia del portale internazionale Futubox, “per interrompere l’illecita diffusione di opere coperte dal diritto d’autore on line, con fini di lucro”. Lo comunica una nota del Comando provinciale delle Fiamme gialle di Salerno.
“Il servizio Futubox – prosegue la nota – era focalizzato sulla trasmissione in qualità hd dei programmi delle emittenti Sky German, Sky Italia e Sky Uk, oltre ad alcuni canali della televisione francese e russa. L’accesso era consentito previa sottoscrizione di un abbonamento, al prezzo di 8 euro al mese; tale servizio risultava fruibile in Italia a mezzo Internet, sia da computer che attraverso dispositivi mobili (telefoni cellulari e tablet)”. Tra l’altro, ricordano la Gdf, “recentemente Futubox aveva ulteriormente allargato l’offerta di ‘servizi’, proponendo la vendita (al prezzo di 135 euro) di un dispositivo hardware collegabile direttamente al televisore di casa, che avrebbe permesso la fruizione dei palinsesti in live-streaming o on-demand selezionabili direttamente attraverso un telecomando”.
Setacciando i social network ed acquisendo informazioni dai fornitori di servizi internet, i finanzieri hanno individuato 16 domini, registrati in forma anonima attraverso il servizio DomainByProxy offerto da una società statunitense. I server utilizzati da “Futubox” sono stati rintracciati in Ucraina ed appartengono ad un ente universitario di ricerca del paese dell’Est europeo che riserva agli studenti universitari l’opportunità di fruire a basso costo della propria piattaforma tecnologica per consentire lo sviluppo di imprese digitali.
Contestualmente sono state eseguite perquisizioni in provincia di Bari e Taranto nei confronti di due pirati informatici italiani che spedivano in Ucraina le smart card necessarie per accedere ai servizi Sky e promuovevano sulla rete la vendita degli abbonamenti al servizio pirata attraverso altri due siti web in lingua italiana, parimenti oggetto di sequestro. Uno dei due indagati, giovane laureato in informatica, stava sviluppando in proprio un software, chiamato “Telebox”, con il quale, anche utilizzando le trasmissioni di “Futubox” – avrebbe rilanciato ed ulteriormente personalizzato il servizio pirata dall’Italia.