L’APPELLO ALLA UE

Digital Sme Alliance: “È tempo di un digital & green package ambizioso per le pmi”

Abbattere i ritardi sui pagamenti è un buon inizio, ma non è sufficiente per costruire aziende a prova di futuro e garantire la prosperità dell’Europa in un’economia globale. Bisogna porre le piccole e medie imprese al centro delle strategie industriali

Pubblicato il 15 Set 2023

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La revisione della direttiva sui ritardi di pagamento e le altre misure del pacchetto di aiuti per le pmi proposto dalla Commissione europea costituiscono un buon inizio, ma è “necessaria maggiore ambizione per mettere le piccole e medie imprese al centro delle strategie industriali e essere all’altezza della duplice transizione Digital&Green“.

Lo afferma Digital Sme Alliance, la più grande rete di pmi digitali in Europa, commentando la proposta stilata dalla Commissione a favore delle imprese: “Aiuti che rappresentano un primo passo necessario per sostenere le pmi che operano in un contesto economico difficile – afferma l’associazione -: tuttavia, la modalità ‘crisis management’ non è ciò di cui abbiamo bisogno per costruire imprese solide e a prova di futuro che garantiscano la prosperità dell’Europa e l’influenza globale”. Sulla base di questo, Digital Sme Alliance chiede un pacchetto verde e digitale più ambizioso per le pmi.

L’associazione ricorda come termini di pagamento più rigorosi e una maggiore competitività siano “essenziali affinché le piccole imprese possano prosperare”. Su questa base accoglie quindi “con favore l’iniziativa Ue per alleviare gli oneri amministrativi ed economici delle pmi europee: liberando liquidità per le pmi, queste sono in una posizione migliore per investirla per rafforzare la resilienza di fronte alle recenti molteplici crisi”.

“Il pacchetto – scrive ancora il sodalizio – contiene misure utili per affrontare le difficili contingenze economiche e gli ostacoli di lunga data alla competitività delle pmi, come gli oneri amministrativi e la burocrazia, spesso estenuanti”, eppure non basta: “La Commissione europea – si legge – dovrebbe dare seguito a una linea d’azione mirata alla digitalizzazione delle pmi per mettere insieme risorse pubbliche e private nella trasformazione digitale e verde, anche attraverso incentivi economici mirati; promuovere crediti d’imposta per il miglioramento e la riqualificazione della forza lavoro delle pmi; aggiornare le norme sugli appalti pubblici per promuovere l’innovazione e la sostenibilità”. Una linea d’azione a sostegno delle pmi nella duplice transizione “sarebbe in linea con la comunicazione della Commissione europea sulla ‘Competitività a lungo termine dell’Ue: guardare oltre il 2030′”.

Incentivi mirati sullo stile dei voucher

Un pacchetto efficace – scrive l’associazione – dovrebbe “far leva sulle risorse pubbliche e private per le trasformazioni digitali e verdi delle pmi, ad esempio allineando congiuntamente la domanda e l’offerta di soluzioni digitali attraverso una piattaforma di matchmaking e coordinando le attività degli Stati membri per diffondere le migliori pratiche e rafforzare le pmi nei mercati globali”. Potrebbe anche proporre incentivi mirati, come un sistema di voucher per la transizione verde e digitale. Questo strumento aiuterebbe le pmi ad adottare soluzioni digitali che massimizzino l’efficienza energetica nelle loro operazioni commerciali e riducano al minimo le spese energetiche.

Necessario sviluppare competenze digitali

Digital Sme Alliance spiega che, per realizzare la transizione digitale e verde, è evidente la “necessità di migliorare le competenze e riqualificare la forza lavoro europea. Le grandi aziende possono permettersi formazione e risorse interne, mentre le aziende più piccole solitamente indirizzano le loro risorse limitate verso attività più strategiche per la propria attività, come lo sviluppo del prodotto. Pertanto, è positivo che il pacchetto di aiuti per le pmi preveda già forme di compensazione per gli investimenti nella formazione professionale. Dovrebbe essere previsto un sostegno più mirato ed efficace per lo sviluppo delle competenze digitali nella forza lavoro delle pmi, compresi strumenti specifici come la riduzione delle aliquote fiscali per le imprese che intraprendono investimenti in questo settore, nonché sovvenzioni dirette. Per garantire che queste misure siano efficaci, dovrebbero essere collegate a determinate condizioni, come l’assunzione di un fornitore esterno di formazione certificato”.

Norme armonizzate sugli appalti verdi per favorire la sostenibilità

Si fa poi presente che il ruolo delle norme sugli appalti pubblici può essere cruciale nel promuovere criteri di sostenibilità e digitalizzazione nella fornitura di servizi innovativi. Tuttavia, “diversi ostacoli rendono difficile per le pmi partecipare e vincere gare d’appalto, ostacolando così le opportunità di innovazione e trasformazione per imprese, cittadini ed enti pubblici. Le norme armonizzate sugli appalti pubblici verdi aiuterebbero le pmi ad accedere alle opportunità di appalti pubblici in tutta Europa fornendo loro servizi e prodotti sostenibili. Lo stesso vale per l’approvvigionamento di innovazioni digitali. L’approvvigionamento di applicazioni GovTech può aiutare le aziende innovative, in particolare le pmi, a trovare i primi clienti per i loro prodotti e servizi”.

Un helpdesk per le pmi

Infine, per sostenere gli sforzi della Commissione europea volti ad attuare il principio “Pensare anzitutto in piccolo” nel pacchetto di aiuti, un nuovo pacchetto per le pmi verdi e digitali “potrebbe proporre un helpdesk per le pmi“, scrive l’associzione. Questo potrebbe essere un modo per fornire supporto gratuito per aiutare le pmi europee a individuare opportunità di finanziamento rilevanti per le loro operazioni commerciali e aiutarle a orientarsi nel processo. “Poiché l’accesso ai finanziamenti rappresenta un ostacolo significativo alla sopravvivenza e allo sviluppo delle pmi europee, un servizio di supporto di prima linea sulle opportunità di finanziamento potrebbe aiutare a superare queste sfide”.

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