La condivisione dei dati digitali diventa uno degli strumenti chiave per rafforzare la lotta al terrorismo nell’Unione europea: il Consiglio Ue ha dato il via libera definitivo a una nuova legge che potenzierà lo scambio di informazioni digitali sui casi di terrorismo tra le autorità nazionali ed Eurojust, l’agenzia dell’Ue per la cooperazione in materia di giustizia penale.
Ad oggi, gli Stati membri condividono le informazioni con Eurojust sui casi legati al terrorismo attraverso canali diversi, talvolta non sicuri. Inoltre, l’attuale registro giudiziario antiterrorismo non consente un adeguato controllo incrociato delle informazioni. Il regolamento adottato oggi – evidenzia il Consiglio – porrà rimedio a queste carenze e consentirà a Eurojust di svolgere un ruolo più incisivo nel sostenere il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali che indagano e perseguono i reati di terrorismo.
“L’adozione di questa legge rappresenta un salto di qualità in termini di condivisione delle informazioni tra gli Stati membri e Eurojust e consentirà progressi significativi nel perseguimento dei reati di terrorismo”, ha commentato Pilar Llop, ministro della Giustizia ad interim della Spagna.
Giustizia, cooperazione digitale sul terrorismo
In base alle nuove norme gli Stati membri dovranno fornire a Eurojust informazioni su eventuali indagini penali relative a reati di terrorismo non appena tali casi vengono deferiti alle autorità giudiziarie.
La proposta di legge crea un moderno sistema digitale di gestione dei casi che archivia queste informazioni e ne consente il controllo incrociato; consente a Eurojust di individuare meglio i collegamenti tra indagini e azioni penali transnazionali nel campo del terrorismo e di informare proattivamente gli Stati membri sui collegamenti trovati; crea un canale di comunicazione digitale sicuro tra gli Stati membri ed Eurojust; semplifica la cooperazione con i Paesi terzi concedendo ai procuratori di collegamento distaccati presso Eurojust l’accesso al sistema di gestione dei casi.
Data sharing al centro della nuova legge Ue
La proposta di regolamento era stata adottata dalla Commissione Ue nel dicembre 2021. Nel dicembre 2022, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul testo finale del regolamento, durante il semestre di presidenza ceca.
Pavel Blazer, ministro ceco della Giustizia, aveva così commentato: “I terroristi non conoscono frontiere, costruiscono le loro reti, preparano e compiono attentati in tutti gli Stati membri dell’Ue. Per poterli fermare, anche le nostre autorità giudiziarie devono avere una visione transfrontaliera. Il nuovo sistema digitale concordato consentirà un migliore controllo incrociato delle informazioni e garantirà che siano individuati eventuali collegamenti, indipendentemente dal luogo dell’Ue in cui è stato commesso il reato di terrorismo”.
Il regolamento, che adesso ha ricevuto il via libera definitivo dal Consiglio Ue, entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell’Ue.
L’iniziativa rientra nella più ampia strategia “Un futuro digitale per l’Europa” di cui fanno parte anche il Chips Act e l’Ai Act (ancora in attesa dell’ok definitivo).