Nove aziende europee su dieci a caccia di professionisti del cloud che possiedano non solo competenze DevOps, ma una combinazione di competenze tecniche e finanziarie. L’85% (82% in Italia) di esse è attivamente coinvolto nel processo di reclutamento di esperti in FinOps, al fine di ottenere il massimo valore dai propri investimenti cloud. Tuttavia, acquisire queste competenze si dimostra un compito arduo, dovuto soprattutto alla difficoltà di convincere gli stakeholder senior a partecipare all’adozione del cloud. Emerge dalla ricerca condotta da VMware tra senior business leader di Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi, secondo cui il 90% (100% in Italia) di essi ritiene fondamentale una combinazione di competenze per l’ottimizzazione dei costi e conoscenze tecniche per guidare l’innovazione cloud e fornire valore attraverso questa tecnologia.
Time to value nuovo imperativo economico
La tendenza in atto sta influenzando le modalità di assunzione degli esperti cloud da parte delle organizzazioni, poiché è diventato un imperativo economico il time to value. L’88% (94% in Italia) degli intervistati concorda sul fatto che i dipartimenti IT debbano andare oltre le competenze cloud tradizionali come il DevOps, acquisendo anche competenze FinOps, come contabilità, analisi ed economia. L’obiettivo è rendere più tangibile il valore economico del cloud e accelerarne i benefici all’interno dell’organizzazione.
Nonostante le intenzioni, però, le aziende non stanno ancora raggiungendo il loro obiettivo nel reclutare queste figure. La ricerca di VMware mostra che il 64% (71% in Italia) delle aziende non riesce ad attrarre le competenze necessarie per controllare i costi e accelerare l’innovazione, mentre il 71% (dato analogo in Italia) lamenta che l’incapacità di convincere gli stakeholder senior a partecipare al processo di adozione del cloud ostacola il cambiamento.
Il panorama delle offerte di lavoro
Nel Regno Unito, in Francia e nei Paesi Bassi le ricerche online per posizioni legate alle competenze FinOps sono aumentate rispettivamente del 665%, 296% e 1200% negli ultimi tre anni. Questo interesse deve essere sfruttato dalle aziende end-user, come quelle attive nella manifattura, nei servizi finanziari e nel retail. Attualmente, oltre la metà delle offerte di lavoro in queste Regioni richiede competenze FinOps.
Oggi più che mai, la crisi economica impone alle aziende di dimostrare un maggiore valore finanziario e operativo nel più breve tempo possibile dai loro investimenti nel cloud, che, secondo Idc dovrebbero raggiungere i 142 miliardi di dollari in Europa quest’anno.
Al centro il rapporto qualità-prezzo
“Il cloud è diventato la pietra miliare per la maggior parte delle organizzazioni nel fornire servizi digitali di valore sia ai clienti che ai dipendenti – spiega Martin Hosken, Chief Technologist for Cloud Emea, Vmware -. Ma oggi la conversazione si sta spostando sull’efficienza e il rapporto qualità-prezzo considerati come punti chiave per la dirigenza aziendale”. Inoltre, dice ancora Hosken, “i costi “day one” sono compresi, tuttavia ciò che le aziende desiderano conoscere è quando e dove potranno constatare i vantaggi derivanti dal cloud all’interno della propria organizzazione“.
La velocità e la scala sono state le considerazioni principali nell’ultimo decennio “cloud first”, ma in questo decennio si tratterà di aggiungere il controllo con l’economia, l’efficienza e la sostenibilità del cloud. Il rapporto qualità-prezzo sarà il criterio principale nella scelta di un partner cloud nel 2023 e oltre.
Portare il cloud all’attenzione del board
Quindi, è comprensibile che si cerchino competenze cloud che vadano oltre quelle fondamentali, poiché i team IT devono dimostrare il loro valore agli stakeholder aziendali. Abilità di analisi, contabilità, economia e performance management aiutano l’IT a portare il cloud all’attenzione del consiglio di amministrazione, presentando in modo più tangibile il proprio piano aziendale e accelerando, in ultima istanza, il valore e il ritorno sugli investimenti”.
“Questi risultati – dice Daniel Bolton, Head of Technical Services della Kingston University – sono assolutamente in linea con quanto stiamo vedendo. Se inizialmente miravamo a controllare i costi del cloud, ora cerchiamo di individuare e misurare il valore continuo che il cloud apporta alla nostra Università. In questo momento, i servizi nativi del cloud stanno agevolando la nostra capacità di innovazione e ci permetteranno di sfruttare nuove tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata/estesa. Questi sono i vantaggi che giustificano gli investimenti nel cloud per la nostra istituzione”.
Le competenze più richieste
Secondo la ricerca di VMware, in cima alla lista delle competenze ricercate nel reclutamento di esperti cloud c’è la capacità di sviluppare e implementare strategie per ottimizzare la spesa nel cloud, secondo il 60% (47% in Italia) degli intervistati. Il 18% (dato analogo in Italia) afferma che la competenza più richiesta è ora la capacità di generare report e analisi per un pubblico C-suite, dichiarando fondamentale la capacità di avere una visione olistica del business per guidare i processi cloud.
Trasformare i servizi cloud in un valore cloud
“Riconosciamo che c’è una carenza significativa di competenze nel cloud – dice Gavin Jolliffe, ceo di Xtravirt -.Tuttavia, come dimostrano questi risultati, chi opera in questo ambito deve possedere la capacità di trasformare i servizi cloud in un valore cloud”.
“Guardando al futuro del cloud, siamo perfettamente allineati nel riconoscere il ruolo cruciale delle competenze FinOps nell’innovazione. Essere in grado di tradurre le competenze nel cloud in valore effettivo e comunicarlo efficacemente ai clienti è diventato essenziale – dichiara Alessandro Colasanti, Country Manager di SoftwareOne Italia -. In qualità di partner di VMware, siamo entusiasti di offrire soluzioni all’avanguardia per aiutare le aziende a realizzare il pieno potenziale del cloud, unendo la conoscenza tecnica con la padronanza finanziaria, un mix vincente per conquistare il mercato digitale con successo”.