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6G, la Ngmn Alliance traccia la rotta per il futuro delle reti

Pubblicato il “6G Position Statement: An Operator View”. Semplificazione dei network, riduzione dei consumi energetici, intelligenza artificiale per la gestione predittiva i pilastri portanti. “Ma serve un nuovo paradigma per l’evoluzione graduale e per la creazione e l’erogazione di valore con successo”. In Finlandia parte un progetto di ricerca sulle auto autonome

Pubblicato il 28 Set 2023

Ngmn-6G

La Ngmn alliance ha pubblicato il suo 6G Position statement: an operator view” (SCARICA QUI IL DOCUMENTO COMPLETO) esponendo il punto di vista degli operatori di rete sulla futura evoluzione delle infrastrutture di comunicazione. Un futuro che dovrà essere costruito in modo coerente e sulle fondamenta del 5G e votato all’esperienza dell’utente finale, alla sostenibilità e alla semplificazione delle operazioni di rete grazie ad analytics ed intelligenza artificiale, afferma nel documento l’organizzazione globale che riunisce operatori di rete, fornitori di tecnologie e organismi di ricerca e standardizzazione nel settore delle telecomunicazioni.

Si tratta dell’ultimo di una serie di position paper dell’alliance che affrontano i diversi requisiti per lo standard mobile di sesta generazione dal punto di vista dell’industria.

La posizione dell’Ngmn sul futuro delle reti

Il “6G Position statement: an operator view” – si legge in una nota – guida il percorso per il futuro delle reti assumendo una posizione proattiva ed enfatizzando la necessità di un nuovo paradigma per un’evoluzione coerente e un’efficiente creazione di valore.

“La nostra pubblicazione fornisce una chiara dichiarazione di intenti dalla comunità degli operatori di rete, che il modo tradizionale di introdurre una nuova generazione di tecnologia deve evolversi”, ha dichiarato Arash Ashouriha, presidente del board di Ngmn Alliance e Svp Group Technology di Deutsche Telekom. “Ngmn si impegna a garantire che il 6G offra benefici tangibili agli utenti finali, semplifichi le operazioni di rete e garantisca la sostenibilità, offrendo nel contempo nuove esperienze coinvolgenti”.

“Qualunque cosa diventi il 6G, sarà costruito sulle fondamenta del 5G. Questa pubblicazione evidenzia le sfide che il nostro settore affronta nel fornire nuovi servizi e capacità 6G interessanti per gli utenti finali”, ha affermato Luke Ibbetson, membro del board di Ngmn Alliance e responsabile R&D di Gruppo di Vodafone. “Allo stesso tempo, mentre intraprendiamo questo viaggio verso l’era del 6G, stiamo guidando attivamente la disaggregazione delle reti e un’architettura cloud nativa aperta e interoperabile“.

Verso il 6G: i requisiti di progettazione e l’Ai

La pubblicazione funge da guida completa, delineando come gli operatori di rete immaginano la realizzazione di un’evoluzione di successo verso il 6G e lancia un appello all’industria affinché abbracci questa direzione.

La pubblicazione copre la posizione degli operatori sui requisiti chiave e la progettazione per la semplificazione delle reti, la riduzione dei consumi energetici, la trasformazione delle reti basate sull’Ai e la gestione predittiva delle reti, infrastrutture sicure e resilienti, standard globali per il 6G, aggiornamento dei software in vista del 6G ma nessuna necessità intrinseca di aggiornamenti hardware, nessun compromesso per i servizi esistenti (voce) e accesso tramite reti mobili, fisse e non terrestri.

“Con questo 6G Position statement continuiamo a concentrarci sulla pubblicazione di orientamenti e requisiti all’industria nelle aree dei nostri tre principali argomenti strategici, che sono tra loro collegati”, ha dichiarato Anita Doehler, Ceo di Ngmn Alliance. “Si tratta di un altro prezioso esempio degli sforzi congiunti delle principali aziende di telecomunicazioni globali all’interno di Ngmn, che continuerà a lavorare sui requisiti E2E per il 6G, collaborando con l’intera partenarship a beneficio dell’ecosistema e degli utenti finali”.

I pilastri strategici della Ngmn, presentati nel 2021, sono: Green future networks, Operating disaggregated networks e 6G.

6G, in Finlandia sperimentazione sulle auto autonome

Intanto il mondo della ricerca già pensa alle applicazioni concrete del 6G: l’Università di Oulu, in Finlandia, ha avviato uno studio sulle potenzialità della prossima tecnologia di connessione per la guida autonoma.

Si tratta del progetto 6G Visible del gruppo di ricerca Empirical software engineering in software, systems and services (M3S), il cui obiettivo è scoprire le possibilità che il 6G offre per i veicoli driverless e i requisiti per la guida autonoma su base 6G. L’attenzione si concentra soprattutto sul software e sui suoi severi requisiti di funzionalità, affidabilità e sicurezza.

I partner di ricerca di questo progetto sono l’Università di Oulu e l’Istituto meteorologico finlandese. Il finanziamento proviene dal programma 6G Bridge di Business Finland.

“Nella ricerca, il nostro obiettivo è scoprire come combinare le varie fonti di informazioni dettagliate sulla situazione del traffico e i metodi più efficienti di trasferimento dei dati e di elaborazione delle informazioni per consentire la guida autonoma”, afferma il responsabile del progetto, il professore aggiunto Kari Liukkunen dell’unità di ricerca M3S. “Vogliamo anche scoprire come le soluzioni e l’architettura software possano essere testate in situazioni di traffico sia virtuali che reali“.

Il tema della ricerca – ha indicato Pertti Seppanen, docente universitario della M3S, è “lo sviluppo della guida autonoma utilizzando le nostre reti wireless 5G/6G e soluzioni informatiche distribuite come base per la raccolta di ampie informazioni situazionali, l’analisi dei dati e il processo decisionale. La ricerca e i suoi risultati possono essere utilizzati soprattutto in aziende finlandesi che sviluppano software nel settore automobilistico e dei mezzi di trasporto per lo sviluppo di know-how e nuove opportunità commerciali”.

Il progetto durerà fino a maggio 2026.

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