BOTTA E RISPOSTA

Scorporo rete, tweet infuocati fra De Benedetti e Patuano

L’ed Ad di Tim su Twitter: “Spin off per Telecom Italia come un bacio della morte. Fermate questi pazzi incompetenti!”. Pronta la risposta dell’Ad di Telecom: “Il tema è stato ampiamente approfondito”

Pubblicato il 24 Mag 2013

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Botta e risposta su Twitter tra l’ex Ad di Tim, Marco De Benedetti e l’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano, sullo scorporo della rete. “Lo scorporo della rete sarebbe per Telecom il bacio della morte – scrive sul microblog De Benedetti – Fermate questi pazzi incompetenti!”. E rispondendo successivamente ai suoi follower, afferma: “Fammi nome di una telco di successo senza rete” e ancora “Qual è il progetto strategico? Non bisognerebbe partire da lì? Io non voglio dare lezioni a nessuno. Ma se non hai un progetto, dove lo trovi un socio?”.

Pronta la risposta di Patuano che twitta: “Marco, il tema è stato ampiamente approfondito. Un caffè come ai vecchi tempi? Il tuo pazzo/incompetente preferito… ;-)”. Al tweet di Patuano arriva, a stretto giro, la risposta di De Benedetti: “Un caffè sempre volentieri”.

Ieri il Cda di Telecom Italia ha proseguito l’esame del percorso operativo di fattibilità per la separazione della rete di accesso e ha deciso di riunirsi nuovamente il 30 maggio prossimo per assumere una decisione definitiva. Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni l’intenzione emersa nel board sarebbe quella di conferire la rete in una società separata, al 100% di proprietà Telecom Italia. In una fase successiva sarebbe valutato l’ingresso della Cdp e di altri azionisti così come l’eventuale quotazione in Borsa.

L’operazione potrebbe comportare anche un eventuale aumento di capitale su TI stessa, riservato alla Cassa Depositi e Prestiti. Una soluzione che vedrebbe favorevole l’azionista di maggioranza, alias la spagnola Telefonica.

L’operazione di scorporo comunque costerà caro: secondo alcune stime tra i 90 e 100 milioni. Quanto al valore della newco sarà certamente un terreno di scontro e discussione non facile: secndo alcune indiscrezioni Telecom Italia valuterebbe gli asset scorporati 15 miliardi al netto dei debiti. Una cifra ritenuta decisamente eccessiva da Cdp.

Intanto gli Olo hanno inviato una missiva – che il Corriere delle Comunicazioni ha potuto visionare – all’Agcom e all’Antitrust per chiedere il rispetto della concorrenza. Fastweb, Vodafone e Wind invitano a non “cedere – si legge – a qualsiasi forma di condizionamento dell’operazione in parola a un allentamento come paventato da Telecom Italia, degli attuali vincoli in capo all’incumbent”.

L’ex Ad di Tim scrive su Twitter: “Per Telecom spin off sarebbe bacio della morte. Fermate questi pazzi incompetenti”. Pronta la risposta dell’Ad di Telecom: “Il tema è stato ben appronfondito”

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