L'INTERVISTA

Salesforce rilancia in Italia. Fortarezza: “La nostra sfida è spingere l’ecosistema nazionale”

La neo country leader svela a CorCom le tappe della strategia: “Vogliamo fare uno scatto in avanti diventando una vera e propria Social tech company contribuendo concretamente allo sviluppo in chiave economica ma anche e soprattutto sociale”

Pubblicato il 24 Ott 2023

Vanessa Fortarezza

È iniziata la fase della maturità e siamo pronti per la nostra sfida più importante: diventare un’azienda protagonista della digital trasformation nazionale attraverso progetti in grado di contribuire allo sviluppo e alla crescita dell’ecosistema ”: Vanessa Fortarezza, neo country leader per l’Italia di Salesforce, svela a CorCom la strategia prossima ventura e i piani più che ambiziosi.

L’azienda dal suo debutto sul mercato tricolore nel 2015 ne ha fatta di strada. “Eravamo un team di appena una ventina di persone, di fatto una startup, e siamo diventati 600. E l’Italia è il quarto Paese europeo in termini di giro d’affari dopo Regno Unito, Francia e Germania e il nono a livello mondiale”, racconta con orgoglio a CorCom la manager che dopo essersi occupata dello sviluppo del business nelle aree Telco, Media, Energy & Utilities e aver ricoperto il ruolo di senior vice president Sud Europa per la pubblica amministrazione – coordinando la strategia di sviluppo della divisione in Francia, Italia, Spagna e Portogallo – è ora al timone della filiale nazionale e punta a un ulteriore rilancio.

Fortarezza, come sarà dunque la “nuova” Salesforce?

Il mercato si è molto evoluto nel corso degli ultimi anni ed è diventato sempre più competitivo. Vogliamo fare uno scatto in avanti diventando una vera e propria Social tech company. Social nel senso che vogliamo contribuire concretamente allo sviluppo in chiave economica ma anche e soprattutto sociale e culturale dell’Italia. Sono due le leve su cui faremo forza: da un lato la formazione e il reskilling, dall’altro il rafforzamento delle iniziative per la digitalizzazione delle imprese e soprattutto della pubblica amministrazione.

Partiamo da formazione e reskilling

La questione della carenza di competenze si sta facendo sempre più critica. Per questo intendiamo imprimere un ulteriore colpo di accelerazione alle iniziative votate a dotare di skill innovative un numero sempre più elevato di persone affinché possano trovare un’immediata collocazione nel mondo del lavoro andando a soddisfare le esigenze del mercato. In Italia abbiamo già formato oltre 50mila persone attraverso i nostri corsi accessibili gratuitamente e vogliamo rafforzare le nostre digital factory nelle università e non solo nelle facoltà tecniche ma anche in quelle umanistiche. Si stimano 93mila posti di lavoro al 2026 creati in Italia grazie all’effetto domino dei nostri corsi e dei nostri progetti.

La digitalizzazione della pubblica amministrazione, questa sì che è una grossa sfida.

La PA è un settore in cui Saleforce è attiva in area Emea da appena tre anni. Vantiamo in Italia già clienti importanti, dal Ministero del Lavoro a Sogei, da Cassa depositi e prestiti all’Istat e anche a livello di PA locali a partire dal Comune di Roma e altre amministrazioni. Ma c’è molto da fare sul fronte dell’automazione dei processi e dei servizi innovativi ai cittadini. Abbiamo mosso i primi passi e ora dobbiamo crescere e aiutare le PA a fare il salto concreto nell’innovazione. E lo faremo anche grazie all’intelligenza artificiale, tecnologia su cui stiamo investendo molto proprio in chiave di innovazione di servizi, processi e produttività degli ecosistemi e delle industry.

Quando parliamo di innovazione nella PA la questione della sovranità dei dati diventa dirimente.

Si lo è e soprattutto quando c’è in ballo la migrazione al cloud. A tal proposito dal mese di agosto in Italia è disponibile Hyperforce, rivisitazione dell’architettura della piattaforma di Salesforce realizzata grazie all’alleanza strategica con Amazon Web Services. La residenza dei dati gioca un ruolo sempre più importante per le organizzazioni nel settore pubblico oltre che privato. Con Hyperforce i dati possono essere ospitati localmente in Italia grazie alla versatilità del cloud pubblico.

Lei lavora con associazioni quali Valore D e Young Women Network per promuovere il lavoro inclusivo e sostenere l’avanzamento della leadership femminile. Quali progetti porterà avanti in nome dell’abbattimento del digital gender gap?

Questo è un tema che mi sta molto a cuore e non in termini di quote rosa ma di riconoscimento e promozione del merito, del talento e della leadership femminile. È in quest’ottica che bisogna lavorare per favorire la reale inclusione ed è in questa direzione che lavorerò anche attraverso iniziative ad hoc.

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