TRASPARENZA

Authority a Ue: “Bollino-qualità su ogni smartphone”

In una lettera alla Commissione Ue gli enti regolatori di otto Paesi chiedono che sui cellulari venga apposta un’etichetta che certifichi la capacità di ricezione: “Il consumatore dev’essere messo in grado di scegliere”

Pubblicato il 27 Mag 2013

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Serve uno schema di etichettatura comune a tutti i Paesi dell’Unione europea per classificare il grado di performance in ricezione dei cellulari: è la richiesta fatta pervenire in questi giorni dai rappresentanti degli enti regolatori delle tlc di 8 nazioni della Ue al direttore generale per l’Impresa e l’Industria della Commissione europea, Daniel Calleja.

Gli organismi regolatori di Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia hanno inviato una lettera a Calleja in cui innanzitutto ricordano che “l’Agenda digitale per l’Europa e il Programma di policy sullo spettro radio prevedono obiettivi ambiziosi per la proliferazione di connessioni broadband ad alta velocità per tutti i cittadini europei”. Sottolineano poi che, per raggiungere questi obiettivi, è necessario sviluppare una “politica complessiva, basata su un mix di tecnologie” che punti alla crescita graduale della velocità delle reti Internet fino a 30 Mbps e che, con il tempo, arrivi a superare i 100 Mbps.

Rimarcando che sono stati fatti una serie di passi concreti dalla Ue in questo senso, tra cui “la richiesta agli Stati membri di imporre obblighi di copertura appropriati nelle licenze emesse per i nuovi servizi di banda larga mobile”, gli organismi regolatori sostengono che, da sole, queste licenze non possono garantire una buona copertura in mobilità. “Anche il dispositivo o il telefono mobile utilizzato hanno un grande impatto sulla qualità di ricezione per gli utenti”. In particolare le antenne sono “cruciali per i dispositivi di comunicazione wireless”.

Nella lettera i firmatari citano uno studio condotto dalla Aalborg University che dimostra come ci siano molteplici fattori in grado di variare la performance di ricezione dei cellulari ma, “dato che questo tipo di informazioni non sono rese pubbliche, è molto difficile per i consumatori capire se un telefono ha una buona o una cattiva ricezione prima di acquistarlo”.

Di conseguenza “uno schema di etichettatura potrebbe garantire trasparenza al consumatore, come avviene per esempio nell’area del consumo di energia elettrica”.

Come rileva Strand Consult, il fatto che “organismi regolatori di 8 Paesi si uniscano per focalizzarsi sulla qualità degli smartphone è un fattore importante per gli operatori di telefonia mobile”. Secondo la società di analisi, uno “schema di etichettatura a livello della Ue avrà profonde implicazioni, rendendo in grado consumatori e media di concentrarsi sulla qualità dei moderni smartphone. Questa iniziativa molto probabilmente incoraggerà i produttori di telefonia ad affrontare le nuove sfide e gli utenti a scegliere con maggiore attenzione i dispositivi di telefonia mobile”.

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