La transizione digitale e green al centro del piano strategico di Italgas continua a trainare risultati economico-finanziari in positivo nonostante le tensioni internazionali e i loro impatti sui prezzi dell’energia. Il gruppo italiano ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con Ebitda pari a 910,5 milioni di euro (+15,9% rispetto al 30 settembre 2022) e utile netto adjusted attribuibile al gruppo è di oltre 316 milioni di euro (+10,8% rispetto al 30 settembre 2022). I ricavi totali sfiorano gli 1,4 miliardi di euro (+26,0%). Il flusso di cassa da attività operativa, al netto del contributo della ESCo (Energy service company), ammonta a 577 milioni e ha compensato totalmente gli investimenti relativi alla distribuzione del gas.
“Con quasi 600 milioni di euro investiti nei primi nove mesi, la Società ha intensificato le attività di estensione e trasformazione digitale delle reti del gas, sia in Italia che in Grecia, continuando a favorirne l’evoluzione anche come elemento strategico di stimolo alla produzione di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno”, ha commentato Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas. “Digitalizzazione, decarbonizzazione, economia circolare e formazione si confermano fattori strategici per il raggiungimento dei nostri obiettivi di crescita. Target che dipenderanno dalla nostra capacità di spingere sempre più in alto l’asticella dell’innovazione continuando a fare leva o sulla nostra risorsa principale, le persone”.
Italgas spinge gli investimenti per la digitalizzazione
Il Consiglio di amministrazione di Italgas, riunitosi sotto la presidenza di Benedetta Navarra, ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2023 (non sottoposti a revisione contabile). In un contesto di forti tensioni internazionali, con gli inevitabili riflessi sul costo dell’energia e sull’andamento dei mercati finanziari, Italgas ha continuato il suo percorso di crescita, ininterrotta per 27 trimestri consecutivi – afferma la società in una nota.
I primi nove mesi del 2023 hanno visto intensificarsi l’attività operativa del Gruppo volta a raggiungere i target fissati nel Piano strategico 2023-2029 e nel Piano di creazione di valore sostenibile, con particolare riguardo agli obiettivi di trasformazione digitale del network, principale abilitatore della transizione energetica.
In particolare, sono stati realizzati 589 milioni di euro di investimenti dedicati principalmente all’estensione, alla trasformazione digitale e al repurposing delle reti (180,6 milioni di euro, +14,5%). Sono, inoltre, stati posati 679 chilometri di nuove condotte gas, con un significativo il contributo delle attività in Grecia dove, a fronte di un investimento di circa 74 milioni di euro, sono stati realizzati 435 chilometri di nuove condotte gas.
“Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Italgas ha conseguito performance solide e di valore che hanno permesso di continuare a crescere anche in un contesto socio-economico instabile a causa del protrarsi delle tensioni internazionali”, ha affermato l’Ad Gallo. “Un risultato reso possibile da diversi fattori: la nostra visione che ha confermato la centralità delle reti di distribuzione del gas – smart, digitali e flessibili – per una transizione ecologica sicura, sostenibile e competitiva, i traguardi già maturati in Grecia con anche la fusione dei tre Dso in un unico operatore, e nel settore idrico il perfezionamento dell’acquisizione delle concessioni di Veolia”.
I risultati economici e finanziari consolidati
- Ricavi totali: 1.369,8 milioni di euro (+26,0%)
- Margine operativo lordo (Ebitda): 910,5 milioni di euro (+15,9%)
- Utile operativo (Ebit): 536,7 milioni di euro (+18,0%)
- Utile netto adjusted attribuibile al gruppo: 316,7 milioni di euro (+10,8%)
- Investimenti tecnici: 589,1 milioni di euro
- Flusso di cassa da attività operativa: 398,1 milioni di euro (576,8 milioni di euro +14,3% al netto del flusso ESCo)
- Indebitamento finanziario netto (esclusi gli effetti ex Ifrs 16): 6.411,8 milioni di euro
- Indebitamento finanziario netto: 6.492,3 milioni di euro
Per quanto riguarda i principali risultati operativi, Italgas ha comunicato un totale di 2.050 Comuni in concessione per il servizio di distribuzione gas, 7,959 milioni di contatori attivi e 81.760 Km di rete di distribuzione gas.
Semplificazione societaria in Grecia, deal con Veolia in Italia
In linea con il piano strategico 2023-2029, ma in anticipo rispetto ai termini previsti, il 30 settembre è stata completata la semplificazione societaria del Gruppo Depa Infrastructure. È stata infatti perfezionata la fusione per incorporazione di Eda Thess ed Eda Attikis in Desa S.A. Per effetto della fusione, a Deda sono affidati lo sviluppo e la gestione del servizio di distribuzione del gas in tutte le aree della Grecia in cui opera il Gruppo Depa Infrastructure; attualmente la società gestisce circa 7.700 km di rete e oltre mezzo milione di clienti.
Nel frattempo, si è conclusa l’acquisizione, annunciata lo scorso 14 marzo, dal Gruppo Veolia Environnement S.A. del ramo d’azienda relativo alle concessioni nel settore idrico detenute in Italia. Con circa 6,2 milioni di persone servite direttamente e indirettamente – corrispondente al 10% della popolazione italiana – l‘operazione pone Nepta, la nuova società del gruppo in cui confluiscono le attività, tra i principali player del settore, con una strategia di sviluppo incentrata principalmente sulla trasformazione digitale delle infrastrutture idriche al fine di ridurre le perdite di rete e migliorare i livelli di qualità del servizio.
Gli obiettivi di sostenibilità
Italgas ha anche fatto sapere che, con riferimento agli obiettivi di sostenibilità, il significativo contributo delle diverse iniziative di innovazione, digitalizzazione ed efficientamento energetico, sia in ambito industriale sia civile, oltre alle attività di formazione rivolte ai dipendenti in merito ai temi dell’efficienza energetica, hanno permesso di proseguire il percorso verso la riduzione dei consumi netti di energia (-14,1%) e del rapporto tra emissioni fuggitive e km di rete ispezionata (-10,8%), anche a fronte dell’inclusione dei contributi del Gruppo Depa Infrastructure relativi al 2023.