IL VERTICE TRILATERALE

Intelligenza artificiale: cooperazione rafforzata fra Italia, Francia e Germania

Adottare uno schema di certificazione per la sicurezza informatica, sfruttare appieno il potenziale dei centri di competenza Ue e promuovere un quadro regolatorio pro-investimenti soprattutto a favore delle pmi: questi gli impegni presi al summit di Roma. Urso: “Serve meno burocrazia”. Intesa Paesi G7 per codice condotta

Pubblicato il 30 Ott 2023

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L’intelligenza artificiale è la nuova tecnologia strategica e area di cooperazione su cui convergono le visioni politiche e industriali e le iniziative per la sovranità digitale dei governi di Italia, Germania e Francia. I ministri dell’Industria dei tre Paesi si sono incontrati a Roma su invito del ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; alla trilaterale hanno partecipato Urso, il vicecancelliere tedesco e ministro dell’Economia e dell’azione per il clima, Robert Habeck, il ministro francese dell’Economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale, Bruno Le Maire, e rappresentanti dell’industria dei tre Paesi.

“Abbiamo trasmesso un messaggio significativo all’Ue e ai nostri partner europei sulla strada che dobbiamo percorrere insieme per affrontare al meglio l’attuale cambiamento tecnologico e scientifico”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. “Abbiamo affrontato l’Ia e le nuove frontiere tecnologiche con uno sguardo visione condivisa. Su questi stessi temi promuoveremo un dibattito a livello G7 durante la Presidenza italiana del 2024. Parallelamente stiamo lavorando anche a livello nazionale su un nuovo insieme di disposizioni. Siamo entrati in una nuova rivoluzione tecnologica e dobbiamo affrontarlo con nuove idee, nuovi approcci e nuovi strumenti. Dobbiamo lavorare insieme a livello dell’Ue, fianco a fianco con l’industria”.

Il format dell’incontro trilaterale sull’Ai ripete quello già collaudato a Berlino con l’incontro sul tema delle materie prime critiche.

Per l’Ai serve meno burocrazia

Diversi i punti che trovano i tre ministri concordo in merito alle politiche da seguire per uno sviluppo dell’Ai che abbia valore strategico per tutti i Paesi europei. Intanto, sarebbe necessario ridurre gli oneri amministrativi e semplificare le procedure per i progetti multinazionali, si legge nella nota congiunta. Ciò contribuirà a garantire che le startup europee possano partecipare a eventuali progetti futuri dedicati alla transizione digitale e verde. Allo stesso modo, andrebbe sostenuto un forte ecosistema europeo di venture capital, per consentire alle imprese innovative di ricevere i finanziamenti tanto necessari per accelerare ulteriormente la loro crescita.

I tre ministri hanno accolto con favore i progressi compiuti a livello dell’Ue per adottare il primo regolamento al mondo sui sistemi di intelligenza artificiale (Ai Act) e hanno ribadito il loro impegno per un approccio favorevole all’innovazione e basato sul rischio, riducendo gli oneri amministrativi in modo da non ostacolare la capacità delle imprese dell’Europa di innovare.

In questo contesto, i ministri hanno sottolineato che è fondamentale garantire che la legislazione nell’Ue sia concepita senza inutili burocrazie e che la burocrazia esistente venga ridotta. E che è necessario riformare drasticamente, semplificare e accelerare le procedure amministrative per autorizzare i progetti di investimento nell’Ue e creare un contesto normativo semplice e prevedibile, in particolare per le Pmi.

Il cloud sovrano e la protezione dei dati

Altro tema su cui i tre ministri hanno ribadito la loro posizione comune è l’importanza strategica della protezione dei dati nell’economia europea dei dati con il conseguente impegno a garantire un flusso, un accesso e un utilizzo liberi e sicuri dei dati all’interno dell’Unione europea. I tre ministri si sono confrontati sull’adozione di uno schema di certificazione della sicurezza informatica affidabile, completo, solido e trasparente per i fornitori di servizi cloud e hanno chiesto la protezione efficace dei dati sensibili in Europa, inclusa, per i dati più sensibili, contro le legislazioni extraterritoriali.

La cooperazione tra Italia, Germania e Francia, prosegue la nota, dovrebbe anche puntare a sfruttare appieno il potenziale dei centri di competenza, degli hub europei dell’innovazione digitale e dei consorzi europei per l’infrastruttura digitale (Edic). I tre ministri hanno accolto con favore e sostenuto gli sforzi paneuropei in corso per creare un consorzio dedicato all’intelligenza artificiale in Europa al fine di sviluppare tecnologie linguistiche e modelli di base attraverso un accesso facilitato a capacità di calcolo, spazi dati, competenze avanzate e strutture di test.

Il format trilaterale, nato a Berlino per discutere di materie prime critiche,”si è rivelato una formula vincente” anche a Roma in merito alle posizioni politiche sull’Ai, hanno detto i tre ministri.

Al G7 varate le regole per la governance 

Intanto, con la dichiarazione di Hiroshima adottata il 30 ottobre dai leader del G7, l’intelligenza artificiale entra a tutti gli effetti nelle politiche di innovazione e gestione dei rischi delle maggiori potenze globali. “Per affrontare queste sfide è necessario creare una governance inclusiva per l’intelligenza artificiale“, è quanto si legge nella dichiarazione finale dei capi di Stato e di governo di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

La dichiarazione di Hiroshima parte dal riconoscimento delle “opportunità innovative e il potenziale di trasformazione dei sistemi avanzati di intelligenza artificiale, in particolare dei modelli di fondazione e dell’Ia generativa”, anche se allo stesso tempo viene sottolineata la necessità di “gestire i rischi e proteggere gli individui, la società e i nostri principi condivisi, tra cui lo Stato di diritto e i valori democratici, mantenendo l’uomo al centro”. È per questo motivo che la dichiarazione è accompagnata da altri due documenti: quello sugli 11 principi-guida per i sistemi avanzati di intelligenza artificiale e quello sul Codice di condotta internazionale.

“Al fine di garantire che entrambi i documenti rimangano adeguati allo scopo e rispondano a questa tecnologia in rapida evoluzione, saranno rivisti e aggiornati se necessario“, ribadiscono i sette leader (più la presidente von der Leyen a nome dell’Unione europea), mentre parallelamente le organizzazioni che sviluppano modelli e sistemi avanzati vengono invitate a “impegnarsi ad applicare” quanto stabilito a livello internazionale.

“Siamo stati all’avanguardia con la legge sull’Ia, ora sono lieta di accogliere i Principi guida internazionali del G7 e il Codice di condotta volontario per un’intelligenza artificiale affidabile”, si è congratulata la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

I leader del G7 esortano ad “adottare misure appropriate durante tutto lo sviluppo di sistemi avanzati” di intelligenza artificiale, “anche prima e durante la loro distribuzione e immissione sul mercato, per identificare, valutare e mitigare i rischi lungo tutto il ciclo di vita” delle tecnologie emergenti con “test interni ed esterni indipendenti”.

G7, Butti: “Con guda italiana grande spazio all’AI”

“Il G7 2023 che si sta chiudendo, ha registrato un impegno sostanziale dei Paesi membri nei confronti dell’Intelligenza Artificiale e della sua variante Generativa – ha commentato Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione e alla Trasformazione Digitale – Da gennaio toccherà all’Italia assumere la presidenza del G7 e il Presidente Giorgia Meloni ha già annunciato che vorrà connotare la presidenza italiana con un grande faro di attenzione e di azioni centrate sul futuro dell’Intelligenza Artificiale”.

“Dal prossimo gennaio toccherà all’Italia sviluppare un ampio confronto in seno al G7, con l’obiettivo di orientare il dibattito globale – ha proseguito Butti – Il punto di partenza sarà proprio la presa in carico del testimone per assicurare continuità alla iniziativa già avviata. Il prossimo g7 potrà essere il G7 dell’AI.  Contemporaneamente procederemo a livello nazionale con la definizione di una strategia del governo sul settore. Abbiamo già costituito la scorsa settimana il comitato di esperti di alto profilo internazionale che ci supporterà nella definizione delle linee strategiche e definiremo le politiche idonee allo sviluppo di un settore industriale fondato sulle competenze di settore, sul rilancio della ricerca e su una rinnovata collaborazione tra imprese ed università italiane. In questo quadro stiamo anche pensando ad un primo appuntamento, una sorta di chiamata generale per gli Stati Generali dell’AI italiana, che definiremo a breve”.

Negli Usa nuovi standard di sicurezza per l’Ai

Parallelamente, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per mitigare i rischi legati alla tecnologia dell’intelligenza artificiale. L’ordine esecutivo stabilisce “nuovi standard per la sicurezza e la sicurezza dell’Ai, protegge la privacy degli americani, promuove l’equità e i diritti civili, si batte per i consumatori e i lavoratori, promuove l’innovazione e la concorrenza, promuove la leadership americana in tutto il mondo e altro ancora”.

In particolare, riguardo ai nuovi standard per la sicurezza e la protezione dell’Ai, l’ordine richiede che gli sviluppatori dei più potenti sistemi di intelligenza artificiale condividano i risultati dei test di sicurezza e altre informazioni critiche con il governo degli Stati Uniti.

Inoltre, il National institute of standards and technology stabilirà standard rigorosi per ampi test red-team per garantire la sicurezza prima del rilascio pubblico. Il Dipartimento per la sicurezza interna applicherà tali standard ai settori delle infrastrutture critiche e istituirà l’Ai Safety and security board. I Dipartimenti dell’Energia e della Sicurezza interna affronteranno anche le minacce dei sistemi di intelligenza artificiale alle infrastrutture critiche, nonché i rischi chimici, biologici, radiologici, nucleari e di sicurezza informatica.

Le altre misure riguardano la protezione degli americani dalle frodi abilitate dall’Ai stabilendo standard e best practice per rilevare i contenuti generati dall’Ai e autenticare i contenuti ufficiali e la protezione della privacy. A quest’ultimo riguardo, Biden ha invitato il Congresso ad approvare una legislazione bipartisan sulla privacy dei dati per proteggere tutti gli americani, in particolare i minori, anche dando la priorità al supporto federale per accelerare lo sviluppo e l’uso di tecniche di conservazione della privacy.

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