Faro di Bruxelles su TikTok e AliExpress. La Commissione europea deve valutare la conformità al Digital Services Act.
Le richieste a TikTok
Nelle scorse settimane l’esecutivo europeo ha chiesto a TikTok di inviare garanzie sugli obblighi relativi alla valutazione dei rischi e alle misure di mitigazione contro la diffusione di contenuti terroristici e violenti che favoriscono l’incitamento all’odio e di disinformazione. La richiesta, si legge in un comunicato “riguarda la conformità di TikTok alle norme relative alla protezione dei minori online”.
Dopo la telefonata avuta con l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha fatto sapere che la Commissione europea sta valutando se le azioni intraprese dal social network cinese sono sufficienti a garantire il rispetto della legge europea sui servizi digitali (Dsa). “Telefonata costruttiva con il Ceo di TikTok Shou Zi Chew. Di recente abbiamo assistito a cambiamenti su TikTok – ha spiegato Breton su X -Stiamo verificando se questo è sufficiente per garantire la conformità con la legge sui servizi digitali. Non dobbiamo lesinare gli sforzi per proteggere i nostri cittadini dai contenuti illegali e dalla disinformazione”.
Le richieste ad AliExpress
Sempre in base a quanto previsto dal Dsa, la Commissione ha chiesto ad AliExpress di fornire informazioni sulle misure adottate per conformarsi agli obblighi relativi alle valutazioni dei rischi e alle misure di mitigazione per proteggere i consumatori online, in particolare per quanto riguarda la diffusione di prodotti illegali online come farmaci contraffatti.
“Il Digital Services Act non riguarda solo discorsi di odio, disinformazione e cyberbullismo – ha ricordato Breton – Le norme sono anche finalizzate a garantire la rimozione di prodotti illegali o non sicuri venduti nell’Ue tramite piattaforme di e-commerce, compreso il crescente numero di medicine e prodotti farmaceutici falsi e potenzialmente pericolosi venduti online”.
AliExpress deve fornire le informazioni richieste alla Commissione entro il 27 novembre 2023. Sulla base delle risposte di AliExpress, la Commissione valuterà i prossimi passi compreso l’eventuale avvio formale del procedimento ai sensi dell’articolo 66 del Dsa: la norma prevede che le piattaforme, in caso di non conformità con le regole, possano essere soggette a ispezioni presso le loro sedi o obbligate a condividere informazioni sui loro database o algoritmi.
Ai sensi dell’articolo 74 Dsa, invece, la Commissione può infliggere sanzioni per informazioni errate, incomplete.