Aziende e consumatori non abbassano la guardia sulla sicurezza informatica: le minacce aumentano e diventano sempre più sofisticate e anche le vendite di software per la sicurezza crescono. A livello mondiale le revenue del 2012 valgono 19,2 miliardi di dollari, +7,9% rispetto al 2011, come rivela l’ultimo studio di Gartner. La società di ricerche spiega che l’evoluzione delle nuove minacce e anche i nuovi modi di lavorare, sempre più mobili o “smart”, con l’utilizzo anche di device personali (Byod), alimentano la spesa.
“Il mercato della security nel 2012 ha visto una continua crescita della domanda sia consumer che enterprise e i risultati di McAfee (37%) hanno trainato la ripresa dell’intero settore”, dichiara Ruggero Contu, research director di Gartner. “Tuttavia non tutte le regioni crescono a due cifre: se l’Eurasia fa passi da gigante grazie ai progetti greenfield ed economie forti, l’Europa occidentale va a rilento, per le incertezze delll’economia e anche l’impatto della conversione dollaro-verso-euro”.
Numero uno nella classifica dei vendor di soluzioni di sicurezza consumer ed enterprise resta nel 2012 Symantec, che cresce però secondo Gartner solo del 2,6%, per un fatturato di 3,75 miliardi di dollari. e un market share del 19,6%. Al contrario McAfee, come abbiamo visto, compie un balzo del 37% nel 2012 per un giro d’affari di 1,7 miliardi e uno share dell’8,8%, un risultato reso possibile da un mix di crescita organica, acquisizioni e l’impatto indiretto dell’acquisizione da parte di Intel, con alcune svalutazioni messe in bilancio. Terza è Trend Micro, che nel 2012 ha 1,1 miliardi di dollari di revenues, e uno share del 6,1%, ma perde il 2,7% nonostante abbia accelerato la diversificazione del business con offerte Atp (advanced threat protection) e piattaforme cloud e virtualizzate. Seguono Ibm (+2,6%) e Emc (+0,2%).
“La sicurezza informatica è una priorità, anche per le pmi. La domanda del midmarket è in ascesa e rappresenta una sfida per i vendor, perché le piccole e medie imprese hanno esigenze differenti dalle grandi”, continua Contu. “In particolare le pmi tendono a considerare la ‘security as a service’ come alternativa all’implementazione di tecnologie per la sicurezza, soprattutto in aree come l’email e la sicurezza web. Questo sta portando a consolidamento del mercato e prezzi più concorrenziali man mano che i player tradizionali acquisiscono pure-play specializzati nella sicurezza cloud”.
La spesa in software per la sicurezza è anche influenzata dall’evoluzione delle minacce e dai nuovi modi di lavorare. Per esempio, con l’aumentare dei lavoratori “mobili” nelle imprese, aumentano i timori legati alla sicurezza e i prodotti di security devono presentare nuove caratteristiche. L’accesso remoto comporta per le aziende la necessità di salvaguardare le applicazioni e i dati che lasciano i confini dell’azienda e di mettere in sicurezza una gamma crescente di nuovi device. La rapida adozione della virtualizzazione sul mercato delle pmi alimenta l’interesse per soluzioni di security mirate per gli ambienti virtuali.