L'INTERVISTA

Parental control, il piano di Wind Tre per proteggere i minori

Dal 21 novembre in vigore la delibera Agcom che mira a rafforzare il controllo all’accesso dei contenuti in Rete. Il Direttore Affari Regolamentari Antongiulio Lombardi: “Scelta consapevole da parte dell’Autorità ma alle regole serve una manutenzione continua per identificare eventuali pericoli futuri”

Pubblicato il 17 Nov 2023

parental control: foto di Antongiulio Lombardi, Direttore Affari Regolamentari di Wind Tre

Il 21 novembre entra in vigore la delibera Agcom sul parental control a tutela dei minori sul web. Un pacchetto di misure volte a rafforzare il controllo all’accesso dei contenuti disponibili in rete inappropriati o pericolosi per i più giovani. L’Autorità ha identificato otto categorie assoggettate al parental control, stabilendo che i sistemi di controllo parentale siano attivi di default nelle offerte dedicate ai minori. Di conseguenza le sim intestate a un minore o sulle quali è attivo un piano dedicato, dal 21 novembre, avranno attivo il blocco. Inoltre tutti i maggiorenni potranno richiedere il blocco. Tra le altre cose, Agcom ha stabilito che i gestori di telefonia mettano gratuitamente a disposizione dei clienti dei sistemi di controllo tramite i quali i genitori siano in grado di filtrare i contenuti non adatti ai minori. Dell’efficacia delle nuove norme e di come si stanno attrezzando le telco ne parliamo con Antongiulio Lombardi, Direttore Affari Regolamentari di Wind Tre.

Lombardi, ci siamo quasi: il 21 novembre saranno operative le regole sul parental control. Come giudica questo pacchetto?

Agcom ha fatto una scelta, a mio avviso, di consapevolezza che ha portato le regole ad essere conosciute con più di un anno di anticipo dall’applicazione che avviene a valle di uno sforzo congiunto tra operatori e Autorità stessa. Parlo di scelta consapevole perché si è partiti dal presupposto che nessun operatore è in grado di effettuare un’analisi continua sul web per tutelare i minori, anche in considerazione del fatto che una telco non fa questo di mestiere. Agcom, dunque, ha deciso che gli operatori potessero intervenire in due modi, utilizzando i servizi di società specializzate da approvare preventivamente dall’Autorità: un blocco a livello di rete dell’operatore oppure un filtraggio tramite un’app da installare sul device. In entrambi i casi ciò che è richiesto è la preattivazione dal 21 novembre del servizio di blocco sulle linee intestate a nuovi clienti minorenni: in sintesi Agcom ha indicato il fine ma non il mezzo lasciato alla scelta degli operatori. In questa direzione, Wind Tre ha scelto di intervenire in modo risolutivo attivando il servizio in automatico a tutti i minori, vecchi e nuovi clienti.

Wind Tre che tipo di opzione ha scelto?

Un blocco a livello di rete delle sim destinate ai minori. Abbiamo considerato l’installazione della app non efficace: basti solo pensare che se si cambiasse dispositivo l’applicazione potrebbe non esserci nel nuovo smartphone. Quindi, in Wind Tre abbiamo pensato che bloccare “a monte” meglio rispondesse alla tutela dell’interesse del minore. Inoltre, con l’app sarebbe impossibile raggiungere e bloccare il 21 novembre i clienti già attivi.

Agcom ha individuato 8 categorie che devono essere assoggettate al parental control. Quali sono?

Nello specifico: contenuti per adulti; gioco d’azzardo e scommesse, armi: vendita di armi e articoli correlati; violenza su siti che promuovono ogni forma di violenza tra cui il suicidio; odio e discriminazione verso qualsiasi gruppo; promozione di pratiche che possono danneggiare la salute individuale tra cui siti di promozione di anoressia, bulimia, uso di sostanze stupefacenti, alcol e tabacco; anonymizer, siti che offrono modalità per rendersi anonimi in rete; sette, siti che promuovono l’uso di incantesimi, maledizioni e poteri magici.

Questa lista è sufficiente?

È un buon punto di partenza, ma è chiaro che va fatto un monitoraggio futuro per ampliare eventualmente le categorie. Poi c’è un tema che riguarda le applicazioni o i siti che io definisco “neutri” ovvero quelli che possono essere usati per scopi leciti – le ricerche scolastiche, ad esempio – ma che, se utilizzati in maniera non consona, possono mettere seriamente a rischio la sicurezza dei minori, ad esempio quelli di deep fake. Ecco perché credo che alla delibera Agcom serva una manutenzione continua. Ma di questo l’Autorità è ben consapevole.

Che tipo di modalità di verifica sono previste?

Agcom effettuerà sicuramente controlli sulla effettiva preattivazione del blocco dal 21 novembre per i nuovi clienti minori e per i clienti minori esistenti: la soluzione scelta da Wind Tre è la più sicura perché non consente elusioni. Vedremo il 22 come si è mosso il resto del mercato.

I servizi che Wind Tre mette a disposizione in ottemperanza alla delibera Agcom sono a pagamento?

Assolutamente no. Dal 21 novembre Wind Tre bloccherà gratuitamente tutti i siti che rientrano nell’ambito delle 8 categorie delineate dalla delibera Agcom per i clienti minorenni nuovi e già attivi e per i maggiorenni che lo chiederanno.

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