“Chiediamo ambizione politica sugli investimenti e una nuova attenzione all’innovazione nell’ecosistema di connettività dell’Ue. E siamo fortemente d’accordo sulla necessità di lavorare su un modello di finanziamento sostenibile per il settore, come è emerso sia in un recente annuncio della Commissione che nella riunione del Consiglio informale di León”: questo l’appello dell’Etno alla Commissione Ue per accelerare il raggiungimento degli obiettivi del Decennio digitale in vista della riunione del Consiglio delle Telecomunicazioni di questa settimana.
Le opportunità offerte da fibra e 5G
“La transizione verso la copertura totale della popolazione con la connettività 5G e gigabit offre all’Europa un’opportunità unica per generare una crescita economica continua e sostenibile per tutti i cittadini europei. Dalla produzione digitalizzata alla guida autonoma, dalle città intelligenti alla realtà virtuale nella sanità, l’Europa trarrà notevoli benefici dalle reti di telecomunicazione innovative, scrive l’associazione in una nota. “In questo contesto, chiediamo un approccio di politica industriale nuovo, coerente e ambizioso per rafforzare l’ecosistema europeo della connettività, che comprende non solo gli operatori di telecomunicazioni, ma anche i fornitori e la più ampia catena di fornitura”. A tal proposito Etno ricorda che da un recente rapporto realizzato da Deloitte sono state identificate le sette tecnologie chiave che consentiranno l’innovazione nella connettività: 5G standalone, Ftth e Fttx roll-out, Open Ran, virtualizzazione della rete e softwarisation, edge computing, crittografia quantistica e comunicazioni satellitari in orbita bassa. “Chiediamo agli Stati membri di adottare un approccio globale di politica industriale a queste tecnologie, in modo che l’Europa possa diventare un valore digitale”.
Creare un ambiente favorevole
“Poiché il fabbisogno europeo di investimenti in connettività è stimato dalla Commissione europea in oltre 200 miliardi di euro, sono necessarie misure coraggiose per creare un ambiente favorevole agli investimenti”, evidenzia l’Etno. Secondo stime della Commissione Ue, la maggior parte degli investimenti sarà necessaria per estendere la copertura delle nuove reti, soprattutto attraverso l’introduzione del 5G e dell’Ftth, e per migliorare la capacità delle reti esistenti. Inoltre, dovremmo concentrarci sugli investimenti nell’innovazione: Si prevede che Open Ran, Network Function Virtualization e Software-defined Networks avranno un impatto significativo in termini di spese di capitale, ciascuna delle quali rientrerà in una fascia compresa tra 10 e 100 miliardi di euro entro il 2030.
Liberare il potenziale riducendo la burocrazia
“Siamo favorevoli a una riforma approfondita e ambiziosa delle norme in materia di telecomunicazioni, volta a liberare il potenziale dell’ecosistema europeo della connettività. Riteniamo che il completamento del mercato unico europeo delle telecomunicazioni svolgerà un ruolo fondamentale in tal senso. Le attuali norme sulle telecomunicazioni sono eccessivamente complesse e dovrebbero essere ridotte in modo significativo. Questo è fondamentale per garantire un mercato unico delle telecomunicazioni armonizzato in tutta Europa, in contrapposizione agli approcci attualmente frammentati a livello nazionale, causati da approcci diversi dei regolatori nazionali”.
Dalla politica dello spettro ai dati, dalla sicurezza all’attuazione delle norme di telecomunicazione, “è necessario uno sforzo straordinario per creare finalmente un mercato unico delle telecomunicazioni che vada a vantaggio sia degli utenti dal lato della domanda sia delle piccole e grandi imprese nella catena del valore della connettività. Con l’ecosistema europeo della connettività in rapida evoluzione grazie all’innovazione, la scala all’interno del mercato e tra i mercati sarà un fattore critico per la creazione di una leadership digitale dell’Ue”, conclude l’associazione.