Il fondo americano Kkr, attraverso la controllata Optics Bidco, ha chiesto più tempo a Tim per arrivare a un’offerta finale su Sparkle. Lo ha comunicato Tim in una nota specificando che Kkr “nel confermare il proprio interesse alla prosecuzione delle negoziazioni per l’acquisto di Sparkle, ha chiesto di poter approfondire fino alla fine di gennaio 2024 le attività di due diligence, in modo da poter disporre di tutte le informazioni necessarie per formulare un’offerta finale”.
La richiesta verrà sottoposta all’esame del Cda di Tim in calendario il 14 dicembre, in cui si discuterà dell’andamento delle interlocuzioni.
Quanto vale Sparkle?
Stando a indiscrezioni stampa non si sarebbe trovata la quadra sul valore economico e ci sarebbe un gap di almeno 200 milioni: Kkr avrebbe valutato l’asset 600 milioni mentre Tim è nel range degli 800 milioni-1 miliardo.
“A prescindere da Sparkle, valutata circa 1 miliardo nella nostra Sop, 6x Ebitda, grazie alla sola cessione di NetCo raggiungerà comunque l’obiettivo di portare la leva della ServiceCo sotto 2x – commentano gli anlisti di Intermonte -. Inoltre, anche laddove Tim Sparkle non dovesse essere ceduta, resterebbero comunque nel perimetro della ServiceCo attività di interesse strategico nazionale, come Telsy e il cloud per la PA, e quindi la ServiceCo continuerebbe a essere comunque un asset rilevante tutelato dalla regolamentazione”.
Competenze stem, Sparkle supporta la Fondazione Ortygia
Per il quarto anno consecutivo l’operatore globale del Gruppo Tim partecipa allo “Young Women Empowerment Program” offrendo alle studentesse universitarie siciliane un’esperienza di mentoring internazionale e interculturale. Nato da un’idea di Lucrezia Reichlin, Presidente e Co-Fondatrice della Fondazione Ortygia, Young Women Empowerment Program intende offrire alle nuove generazioni strumenti utili per compiere scelte accademiche e professionali informate e consapevoli, così da indirizzare al meglio la loro carriera futura.
Grazie allo scambio e al confronto con le mentor, le studentesse, oltre ad acquisire consapevolezza del proprio potenziale per proporsi nel mondo del lavoro con più determinazione, potranno entrare in contatto con una realtà lavorativa ad alto contenuto tecnologico, con vocazione internazionale ma solide radici nel territorio. È infatti proprio in Sicilia che Sparkle ha sviluppato, attraverso i poli di Palermo e Catania, il Sicily Hub, uno dei principali hub internet del Mediterraneo, cuore dell’innovazione tecnologica e porta di scambio del traffico dati tra Europa, Africa, Medioriente e Asia.
“Siamo felici di rinnovare la nostra collaborazione con la Fondazione Ortygia”, sottolinea Elisabetta Romano, presidente di Sparkle. “Il settore delle telecomunicazioni è considerato prevalentemente maschile e per questo ci impegniamo costantemente per dare il nostro contributo e favorire un cambio di passo. Lo Young Women Empowerment Program ci permette inoltre di diffondere la consapevolezza di quanto sia interessante e dinamico il nostro settore, oltre a valorizzare le competenze e le infrastrutture all’avanguardia presenti sul territorio”.