Cresce nel 2023 la quota di imprese Ue che hanno acquistato servizi di cloud computing, ovvero servizi utilizzati su Internet per accedere a software, potenza di calcolo e capacità di archiviazione: lo affermano i nuovi dati Eurostat sull’uso dell’Ict e sul commercio elettronico, secondo cui, rispetto alla precedente rilevazione del 2021, il dato si attesta ora al 45,2%, per un aumento pari al 4,2%.
Italia sesta con il 61,4%, Finlandia prima
Le quote più elevate di imprese che hanno acquistato vari servizi informatici sono state registrate in Finlandia (78,3%), Svezia (71,6%), Danimarca (69,5%) e Malta (66,7%). L’Italia è al sesto posto – oltre la media – con il 61,4%, in crescita dal 60,5% del 2021 subito alle spalle dell’Irlanda. All’estremo opposto, meno di un quarto delle imprese in Grecia (23,6%), Romania (18,4%) e Bulgaria (17,5%) ha effettuato tali acquisti.
Servizi di posta elettronica al primo posto
I servizi di cloud computing più acquistati nel 2023 sono stati i servizi di posta elettronica (82,7%), seguiti dai servizi di archiviazione di file (68,0%) e dai software per ufficio (66,3%). Molto apprezzate sono state anche le applicazioni software di sicurezza (61,0%), le applicazioni software finanziarie o contabili (51,6%) e l’hosting per il database aziendale (43,0%).
Circa un quarto delle imprese ha acquistato piattaforme informatiche per lo sviluppo, il test o l’implementazione di applicazioni (26,1%), software di pianificazione delle risorse aziendali (25,9%), potenza di calcolo per eseguire il software aziendale (25,4%) o software di gestione delle relazioni con i clienti (25,0%).