Il governo italiano pronto a collaborare al Digital Networks Act. L’annuncio arriva dal sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, intervenuto a Telco per l’Italia, l’evento CorCom-Digital360.
“In occasione dell’ultimo Consiglio Ue – ha detto Butti – il Commissario Breton ha annunciato per i prossimi mesi l’elaborazione in un white paper preparatorio al Digital Network Act a cui l’Italia ha intenzione di contribuire con le sue proposte che riguarderanno: numerazione unica, l’utilizzo delle Sim su tutto il territorio comunitario e la libera fruizione dei contenuti in tutta Europa per accelerare sul mercato unico digitale”.
Il ruolo di booster del mercato unico
Butti ha sottolineato l’importanza del mercato unico per rilanciare il mercato delle Tlc, anche in Italia. In questo senso cruciale è il consolidamento, soprattutto sul versante wholesale.
“La sensazione che noi abbiamo a livello europeo e per la quale il governo tifa è di voler armonizzare le azioni di ciascun Paese con degli obiettivi che siano obiettivi di carattere continentale perché non è vero che piccolo è bello, non in questo caso – ha chiarito – Abbiamo cercato di farlo capire a tutti gli operatori negli ultimi anni e credo che ultimamente questo messaggio sia passato”.
Operatori “resilienti” per la svolta
“Ma siamo pronti a fare questo? I drammatici dati finanziari del sistema delle telecomunicazioni sono un problema serio ma non recente”, ha ricordato. Allora per cambiare passo, secondo Butti, si deve fare leva su quello che sta realmente accadendo a livello europeo.
“È evidente che in alcune altre realtà come la Francia e la Germania il mercato ricomincia a salire, in Italia invece drammaticamente continua a scendere – ha sottolineato – Vogliamo continuare a dire che la responsabilità sta nella scelta di partecipare all’asta delle frequenze? Può anche essere, ma non è possibile portare gli esiti funesti di quell’asta per i prossimi 20 anni. Bisogna implementare la resilienza nel modo migliore, essere eclettici e versatili come le imprese italiane sanno essere”.
E uno dei fattori chiave per l’innovazione di settore è l’intelligenza artificiale che “non è un’opzione ma una necessità per spingere su una trasformazione future proof”, ha avvertito.
Lo switch off del rame
Butti ha poi risposto alla sollecitazione dell’Ad di Open Fiber, Giuseppe Gola, che ha suggerito di stabilire una data precisa, per quanto lontana, per lo spegnimento definitivo del rame a favore della fibra fino alla casa. La dead line sarebbe al 2035.
“Nel 2035 avremo una nuova tecnologia che già oggi sta entrando nel mercato italiano che è la tecnologia satellitare – ha detto – C’è un interesse, ad esempio, da parte di Elon Musk per l’applicazione e implementazione”.
Certamente, “non è stabile rispetto alla connettività che ci viene richiesta come tratto distintivo dall’Europa, non si può inserire nel novero delle applicazioni finanziate dal Pnrr, ma è una tecnologia che dispone di risorse finanziarie straordinarie e già negli scenari bellici sta dimostrando quale può essere il suo potenziale”.
A gennaio terzo tavolo con le telco
“A gennaio convocherò il terzo giro del tavolo degli operatori di Tlc – ha concluso Butti – Non si tratta, ha chiarito, di un tavolo tipo assemblea studentesca, tanti operatori che non diranno mai la verità davanti ad altri competitor.Ma di incontri ‘one to one’, in cui ascolteremo le aziende e poi mettremo in pratica le sollecitazioni”.
La nuova consultazione Infratel
Intanto Infratel lancia la nuova consultazione pubblica riguardante la seconda fase del “Piano voucher per l’incentivazione della domanda di connettività in banda ultra larga delle famiglie” che integra le osservazioni raccolte nel corso delle precedenti consultazioni svolte nei mesi di aprile-maggio 2022 e di marzo-aprile 2023.
L’intervento, a favore delle famiglie, prevede l’erogazione di un voucher pari a 100€ sotto forma di sconto sul prezzo di attivazione (ove presente) e sull’importo dei canoni di erogazione del servizio, compresa la fornitura dei relativi apparati elettronici (Cpe), per un periodo fino a 24 mesi.
Potranno richiedere il contributo voucher le famiglie che non dispongono di alcun servizio di connettività o che dispongono di un servizio con velocità di download inferiore a 30 Mbit/s, per richiedere l’attivazione di un abbonamento ad almeno 300 Mbit/s in download.
I soggetti interessati potranno inviare commenti e osservazioni sul quesito in consultazione (qui il link al documento), entro l’11 gennaio 2024. Le risposte dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail voucher@infratelitalia.it e avere ad oggetto: “Consultazione voucher famiglie fase 2”.