“Le telco sono il fulcro della value chain digitale. Sono player indispensabili lungo la complessa filiera che porta valore ai fruitori di servizi integrati. E continueranno a esserlo anche attraverso le varie fasi di trasformazione che la stessa filiera dovrà affrontare nei prossimi anni”. A dirlo è Claudio Colmegna, Telecommunications, Media & Entertainment Leader di Deloitte, che intervenendo all’edizione di fine anno di Telco per l’Italia ha evidenziato come oggi il digitale rappresenti più di un semplice canale di vendita e contatto. “È ormai il punto di affaccio verso qualsiasi servizio, e trasmette inevitabilmente le sue caratteristiche fondamentali – agilità, qualità e velocità di fruizione – a tutti gli altri canali, permeando non solo la user experience del cliente finale, ma anche la vita e il lavoro all’interno delle organizzazioni che compongono la catena del valore di un prodotto o di un servizio. Basti pensare al meccanismo sottostante a un acquisto online: la vendita avviene su una piattaforma che autorizza un pagamento e ingaggia un corriere espresso, che sua volta attiva un servizio di tracking. Risulta evidente che se le tecnologie digitali non attraversano l’intera value chain, per l’utente finale diventa estremamente complesso percepire il servizio. Ed è qui che sussistono le opportunità per telco, unici soggetti presenti lungo tutta la filiera”
Un’anticipazione della Digital Consumer Trends Survey
Colmegna ha poi colto l’occasione per anticipare alcune delle evidenze emerse dalla Digital Consumer Trends Survey, che analizza i trend per il 2024 e che Deloitte pubblicherà nei prossimi giorni.
“Sui device prevediamo una lenta ma inesorabile crescita di smartphone e smart tv, con un incremento più rilevante sul fronte wearable, che però come tutti sanno partono da valori assoluti decisamente più bassi. Il sistema operativo iOs avrà una penetrazione assai più rilevante tra gli utenti della fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni che in altri segmenti della popolazione, registrando inoltre una retention più alta. Cambiano poi le abitudini di consumo dei dispositivi: le persone che dichiaravano di essere disposte a riparare il proprio smartphone erano molto poche, almeno fino a due tre anni. Oggi il 70% del campione, complice anche una nuova attenzione alla sostenibilità, dice che prolungherà il ciclo di vita del proprio telefono anche ricorrendo più volte alle riparazioni”.
Tra le killer app che contraddistingueranno il 2024, lo studio di Deloitte evidenzia la smart authentication, mentre rispetto al rapporto tra clienti e telco, Colmegna ha segnalato che i bundle e i servizi a consumo acquistati rappresentano ancora un elemento di grande attenzione per gli utenti italiani, i quali, tuttavia, nel complesso stanno gradualmente riducendo l’utilizzo di Gigabyte. “I pacchetti di grandi dimensioni resistono su servizi molto specifici”, ha chiosato Colmegna, “come le subscription per gli eventi sportivi e le applicazioni per la cura della persona”.