L'INIZIATIVA

Digital Markets Act, 10 tech company si alleano per gli ecosistemi open

Via alla Coalizione che punta sull’utilizzo delle tecnologie interoperabili in linea con quanto previsto dalle norme Ue. In campo Google, Meta, Qualcomm, Honor, Lenovo, Lynx, Motorola, Nothing, Opera e Wire

Pubblicato il 13 Dic 2023

italia, europa

Un’alleanza di dieci aziende, fra cui Google, Meta Platforms, Qualcomm e altre sette società tecnologiche di Alphabet, unite per promuovere ecosistemi digitali aperti in risposta alle nuove norme tecnologiche dell’Ue: nasce la Coalizione per gli ecosistemi digitali aperti (Code), con una mossa che potrebbe anche smussare il limite di potenziali leggi future.

Il gruppo ha affermato che lavorerà con accademici, politici e aziende sull’apertura digitale e su come ciò possa essere raggiunto in Europa “attraverso l’attuazione del Digital Markets Act (Dma) e nei futuri sviluppi del quadro normativo dell’Ue”. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso la collaborazione intersettoriale e la promozione, tra gli altri, della connettività senza soluzione di continuità e sistemi interoperabili.

I partner del progetto

La Dma richiede che i gatekeeper, i giganti della tecnologia che controllano l’accesso alle loro piattaforme, consentano a terzi di interagire con i loro servizi e permettano ai propri utenti aziendali di promuovere la propria offerta e concludere contratti con i propri clienti al di fuori della loro piattaforma.
“Negli ultimi mesi abbiamo avuto una serie di conversazioni su cosa significhi “buono” quando si tratta di ecosistemi digitali in Europa, cosa promuove l’innovazione e cosa avrà un impatto positivo sulla competitività. Riteniamo che l’apertura sia l’elemento cruciale”, afferma il fondatore della start-up francese di realtà aumentata Lynx, Stan Larroque, in una nota.

Altri membri del gruppo sono il produttore cinese di dispositivi intelligenti Honor, la cinese Lenovo, il produttore statunitense di apparecchiature per le telecomunicazioni Motorola, il produttore britannico di elettronica Nothing, la società tecnologica norvegese Opera e il fornitore tedesco di servizi di messaggistica Wire.

Primo test sugli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban

Con il lancio di un test di accesso anticipato, intanto, Meta consente ora agli utenti di testare le sue funzionalità AI più innovative per gli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban. Con l’annuncio, Meta inizierà a implementare le sue funzionalità AI multimodali, che  avviseranno su ciò che l’assistente AI di Meta può vedere e sentire utilizzando le fotocamere e i microfoni degli occhiali. In un video su Instagram, Mark Zuckerberg ha mostrato la novità chiedendo agli occhiali di scegliere pantaloni che si abbinassero alla maglietta che aveva in mano.

Secondo Meta, gli utenti degli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta iscritti a un programma di accesso anticipato e residenti negli Stati Uniti possono attualmente utilizzare queste funzionalità. Oltre alle funzionalità sopra elencate, Meta AI sarà in grado di utilizzare Bing per ottenere informazioni aggiornate da Internet ponendo domande come “Ehi Meta, c’è una farmacia nelle vicinanze?”. Gli utenti possono poi facilmente visualizzare tutte le loro domande in un’unica posizione memorizzando insieme tutte le risposte e le foto dell’intelligenza artificiale nell’app Meta View, che facilita l’accoppiamento con lo smartphone degli occhiali intelligenti.

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