L'OPERAZIONE

Tim, Vivendi impugna la delibera sulla vendita della rete. Ma niente richiesta di sospensiva

Nel ricorso depositato al Tribunale di Milano contestata la modalità di approvazione della cessione, approvata dal solo consiglio di amministrazione, ma senza passare dall’assemblea degli azionisti, e la mancata attivazione della procedura prevista per le operazioni con parti correlate. L’azienda guidata da Labriola assicura: “Avanti senza ritardi”

Pubblicato il 15 Dic 2023

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Si apre un fronte legale nel riassetto di Tim. Vivendi ha presentato un ricorso nel merito al Tribunale di Milano contro la vendita della rete infrastrutturale decisa dal cda di Tim che però non contiene la richiesta di una sospensiva.

In una nota  Tim  annuncia di aver ricevuto “la notifica di un ordinario atto di citazione da parte di Vivendi, nel quale viene contestata la legittimità della delibera consiliare assunta dalla società in data 5 novembre, con cui è stata approvata la cessione della cosiddetta Netco”.
“Vivendi non ha formulato alcuna richiesta cautelare, né ha chiesto di inibire in
via d’urgenza l’esecuzione della delibera e degli atti negoziali conseguenti”, precisa Tim.
“Le attività previste dagli accordi con Kkkr finalizzate al closing dell’operazione proseguiranno, pertanto, secondo quanto previsto, senza ritardi o interruzioni – prosegue la nota – Quanto al contenuto dell’iniziativa di Vivendi (preannunciata da mesi al mercato con effetti sull’andamento dei corsi di Borsa), si fa presente che essa si fonda su argomenti che la Società ha già analizzato in dettaglio al momento dell’approvazione dell’operazione e che un confronto prodromico, pure più volte ricercato dalla Società, avrebbe forse aiutato in una migliore comprensione della vicenda e della sua legittimità ed evitato di prolungare nel tempo un clima di incertezza ed instabilità a danno degli azionisti e degli altri stakeholders di Tim”.

Il ricorso di Vivendi

Il ricorso presentato da Vivendi non ha i profili di urgenza ex articolo 700, ma riguarda solo il merito. La media company francese ha contestato la modalità di approvazione dell’operazione, che ha riguardato il solo consiglio di amministrazione senza passare da una assemblea degli azionisti, e la mancata attivazione della procedura prevista per le operazioni con parti correlate.

I tempi dell’udienza

Secondo quanto su apprende da fonti del Tribunale di Milano, l’udienza sul ricorso depositato da Vivendi  non si terrà prima di metà aprile. Il codice di procedura civile prevede che la prima udienza – che con la riforma Cartabia potrebbe essere anche l’unica – sia indicata da Vivendi stessa non prima di 4 mesi dalla notifica dell’atto di citazione. Si andrà quindi a primavera inoltrata e la data sarà confermata oppure rinviata dal Tribunale.

Nel frattempo Tim e i propri difensori hanno 50 giorni per studiare una difesa, costituirsi in giudizio e altri 40 giorni per depositare memorie.

Tim sale in Borsa

Dopo le mosse di Vivendi, Tim ha improvvisamente fatto un balzo in avanti, portandosi in vetta al Ftse Mib (+5,3%) con un rialzo che ha sfiorato i quattro punti per poi assestarsi su un +2,5%.

L’organizzazione di Netco

Lo scorso 24 novembre Tim ha varato l’organizzazione di Netco, il ramo d’azienda che verrà conferito in FiberCop al closing dell’operazione di cessione della rete fissa a Kkr, previsto per l’estate 2024.

 Il ramo d’azienda comprenderà l’infrastruttura di rete fissa e gli immobili di pertinenza, di cui avrà in carico la gestione, l’attività wholesale e l’intera partecipazione nella controllata Telenergia. La divisione si compone di oltre 20 mila persone, di cui già oggi oltre 19 mila lavorano in ambito di Wholesale & Network, mentre altre 900 circa confluiscono dalle funzioni Staff di Tim.

A seguito della nuova organizzazione, Servco – si tratta delle componente servizi del gruppo Tim – occuperà al primo dicembre complessivamente circa 16.300 Full Tim Equivalent corrispondenti a circa 17.500 persone, e comprenderà per competenza la componente relativa alla rete mobile.

Il transaction agreement per Netco

Il 7 novembre Tim ha invece firmato il transaction agreement per Netco. Lo comunica il Gruppo in una nota nella quale si precisa che “in esecuzione delle deliberazioni assunte ieri dal Consiglio di Amministrazione della Società”, l’accordo è stato sottoscritto con Optics BidCo, società controllata da Kkr e come ulteriore investitore Azure Vista, società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority.

L’accordo disciplina il conferimento da parte di Tim di un ramo d’azienda, costituito da attività relative alla rete primaria, all’attività wholesale e dall’intera partecipazione nella controllata Telenergia in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame. Inoltre regola il contestuale acquisto da parte di Optics Bidco dell’intera partecipazione detenuta da Tim in FiberCop medesima, all’esito del predetto conferimento (FiberCop post conferimento “Netco”).

Si prevede che alla data del closing dell’operazione si proceda alla sottoscrizione di un master services agreement che regolerà i termini e le condizioni dei servizi che saranno resi da NetCo a Tim e da Tim a NetCo a seguito del completamento dell’operazione.

Il perfezionamento dell’operazione è atteso per l’estate del 2024, una volta completate le attività prodromiche e soddisfatte le condizioni sospensive (completamento del conferimento della rete primaria, autorizzazione Antitrust, autorizzazione in materia di sovvenzioni estere distorsive e Golden Power).

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