Un possibile accordo milionario tra Amazon e la Cia non va giù a Ibm: Big Blue ha formalmente protestato contro un progetto cloud da 600 milioni di dollari che la U.S. Central Intelligence Agency è pronta ad affidare per 10 anni all’azienda rivale.
Come si legge su Fcw, testata tecnologica che segue le agenzie federali americane, Amazon ha proposto alla Cia i suoi Amazon Web Services (AWS) e la Cia sarebbe pronta a firmare il contratto di fornitura, ma Ibm ha sollevato le sue proteste tre volte da quando la notizia è stata pubblicata a marzo.
Non è stato reso noto come la Cia intende utilizzare i servizi cloud di Amazon, e quindi nemmeno che cosa contenga esattamente il documento Ibm, ma secondo la stampa americana l’accordo rientra nel progetto di “private cloud” che la Cia sta realizzando e in cui Big Blue vorrebbe una parte.
Il Government Accountability Office americano, che vigila sulle spese delle agenzie federali, ha confermato che Ibm ha presentato un documento in cui si oppone all’assegnazione del servizio ad Amazon e ha fatto sapere che deciderà entro il 6 giugno sul diritto di Big Blue ad esigere una partecipazione nel progetto della Cia. Se così fosse, la Cia dovrà passare nuovamente attraverso il processo di procurement.
Amazon non ha ancora ufficialmente confermato la decisione della Cia di avvalersi dei suoi servizi cloud, tuttavia il prodotto Amazon AWS GovCloud (U.S.) ha ottenuto l’approvazione di Washington per l’utilizzo nei progetti federali (FedRamp-compliant, che garantisce la massima protezione per i dati sensibili). In pratica il cloud di Amazon è stato ritenuto altamente affidabile, adatto anche ai documenti segreti del governo.