PAGAMENTI DIGITALI

Paypal si impegna con la Ue: regole d’uso più trasparenti

La piattaforma pronta ad adeguarsi alle norme europee a tutela dei consumatori. Più chiarezza nella distinzione delle clausole che riguardano attività commerciali e privati. Ecco le novità

Pubblicato il 20 Dic 2023

PayPal

A seguito di un dialogo con la Commissione europea e le autorità nazionali per i consumatori, PayPal si è impegnata a modificare i propri termini e condizioni per renderli più trasparenti e di facile comprensione per i consumatori.

La Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (Consumer Protection Cooperation Network, Cpc), coordinata dalla Commissione europea e guidata dall’autorità tedesca Umweltbundesamt (Agenzia tedesca per l’ambiente), ha avviato un confronto con PayPal nel maggio 2023.

La rete ha ritenuto che i termini e le condizioni dell’azienda fossero irragionevolmente difficili da comprendere e ingiusti per i consumatori. La società specializzata in pagamenti digitali ha così accettato di affrontare le questioni sollevate dalle autorità di tutela dei consumatori e di modificare le clausole problematiche del suo accordo per gli utenti per conformarsi meglio alla direttiva sulle clausole contrattuali abusive. Gli impegni assunti da PayPal porteranno le pratiche dell’azienda in linea con i requisiti della normativa Ue sui consumatori.

Gli impegni presi da Paypal

PayPal ha accettato di implementare una serie di modifiche e chiarimenti a diverse clausole del suo accordo per gli utenti per i consumatori, in particolare chiarirà quali clausole si applicano ai consumatori e quali solo alle aziende, eliminerà le disposizioni che richiedono ai consumatori di verificare la conformità alla legge (ad esempio, formulazioni come “nella misura consentita dalla legge”) e specificherà che i consumatori non sono responsabili per i danni non causati da loro colpa o che non potevano essere previsti.

Verranno poi cancellate le disposizioni che impongono ai consumatori l’obbligo di verificare autonomamente le informazioni (come ad esempio l’affermazione che PayPal non può garantire l’accuratezza delle informazioni) e sarà garantito che i consumatori comprendano che possono avvalersi della legge del loro Paese di residenza in caso di controversia. Verranno infine eliminati i termini che non possono essere compresi dai consumatori senza ulteriori spiegazioni o senza una verifica da parte dei consumatori, come ad esempio “commerciabilità” o “non violazione”.

I prossimi passi

Le modifiche saranno notificate agli utenti tramite un aggiornamento della politica il 21 febbraio 2024 ed entreranno formalmente in vigore il 28 maggio 2024. La Cpc monitorerà attivamente il modo in cui PayPal attua gli impegni assunti nei suoi termini e condizioni e, se necessario, ne imporrà la conformità.

“Dobbiamo garantire che i consumatori abbiano accesso a informazioni chiare e dirette fin dall’inizio, in modo da poter decidere se utilizzare o meno un determinato servizio”, ha commentato Didier Reynders, Commissario per la Giustizia. “Apprezzo gli sforzi di PayPal per garantire che le sue pratiche siano pienamente conformi alle nostre leggi e che agiscano in modo responsabile nei confronti dei clienti dell’Ue”.

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