RETI

Ethernet, i suoi primi 40 anni

Classe 1973 è il modello di rete che continua a mietere più successi al mondo. E continuerà a far parlare di sè. Il solo mercato enterprise quest’anno toccherà i 42,5 miliardi di dollari e a farsi strada è soprattutto la tecnologia Carrier Ethernet per il collegamento fra telco

Pubblicato il 05 Giu 2013

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A 40 anni sembra ancora una ragazzina. L’Ethernet è il modello di rete che continua a mietere più successi al mondo: è la base per le reti locali aziendali, è il sistema di trasporto di Internet in uffici e case, e poi per le Wan, le reti ad ampia estensione geografica, e per i carrier con la Metro Ethernet. “Dove andiamo?”, si chiede l’inventore Bob Metcalfe. “In cinque direzioni diverse – risponde -: verso il terabit di velocità, le Wan sempre più grandi, il mondo senza cavi con le versioni più avanzate del wi-fi, le centrali telco e tutti gli apparecchi elettronici in modalità embedded”.
Nella festa per il “compleanno” della tecnologia di networking più diffusa, NetEvents ha radunato nel cuore della Silcon valley, al Museo della storia del computer di Mountain View, centinaia di esperti e protagonisti del distretto tecnologico più importante del pianeta. Inclusi Bob Metcalfe e David Boggs, due dei quattro architetti della tecnologia che negli anni ’80 ha permesso la rivoluzione delle reti locali, passaggio cruciale per l’affermazione del pc prima in ambiente lavorativo e poi anche in casa, e che ha fatto da piedistallo per la diffusione di Internet. Oggi le porte Ethernet, identificate da un numero unico composto da 48 bit, sono diventate lo strumento universale per connettere un apparecchio a qualsiasi rete e protocollo applicativo.
“L’Ethernet è in continua evoluzione e ha grandi potenzialità di crescita”, dice Rohit Mehra, analista di Idc. Dopo la FastEthernet e le varianti tecnologiche in fibra che stanno sostituendo anche le altre tecnologie di interconnessione nei data center e nelle aziende, è ora della Carrier Ethernet. “Dentro il perimetro dell’azienda – dice Mehra – gli switch Ethernet sono il 46,9%, solo i sistemi di telefonia Ip (16,9%) e le Wireless lan (10,5%) sono nello stesso ordine di grandezza. Invece, le altre tecnologie come switch L4-7, switch Fiber Channell e via dicendo hanno una penetrazione che sta tendenzialmente calando”.

Il mercato enterprise per il mondo Ethernet vale 42,5 miliardi di dollari nel 2013, e comprende cloud e virtualizzazione, ma anche la possibilità di far funzionare i grandi mulini del Big data. Tuttavia a crescere sempre più è la Carrier Ethernet, servizi di collegamento via Ethernet per le telco. “Questa tecnologia permette – dice Metcalfe – di fare accordi tra carrier in tutto il mondo e collegare tutti gli uffici di un’azienda con la stessa tecnologia come se fossero in un’unica rete”. La prospettiva è che per il 2017 il mercato degli equipaggiamenti raggiunga il valore di 100 miliardi di dollari. “Ethernet si è rivelato il servizio migliore sul quale far funzionare i nostri prodotti”, dice Nan Chen, presidente del Metro Ethernet Forum. Il Mef, che certifica i livelli di standardizzazione delle telco in tutto il mondo per l’utilizzo della Carrier Ethernet (Telecom Italia ha ottenuto, prima in Europa, la certificazione 2.0), si occupa anche di fornire linee guida e pratiche di implementazione dell’Ethernet interoperabile in alternativa ai vecchi sistemi di connessione legacy, dalle T1 alle altre tecnologie oggi sulla via dell’obsolescenza.
“Il 2012 è stato il primo anno – dice Chen – in cui i servizi Carrier Ethernet hanno superato la somma di tutti i sistemi legacy. La velocità di progressione è notevolissima e anche per questo abbiamo creato un quarto comitato che serve a gestire operazioni e servizi per le telco, aiutandole a standardizzare i processi per comprare, vendere, operare e consegnare i servizi di Metro Ethernet”.

Secondo stime di Tam Dell’Oro, analista specializzata nel settore tlc, “siamo passati da un mercato di componentistica che valeva un miliardo di dollari nel 2002 a circa 9 miliardi nel 2011”. Si tratta di una crescita che per James Walker, responsabile marketing di Tata Communications e neo-presidente del consorzio Cloud Ethernet Forum, ha raggiunto valori notevoli: “Il mercato è cresciuto di quindici volte in pochi anni. Adesso l’idea con il nuovo forum collegato al Mef è aiutare a collegare i grandi data center del cloud tra loro con l’Ethernet. Si tratta di un modo per aiutare la virtualizzazione più efficiente e la migliore ridistribuzione dei carichi tra i server”.
Sino alle promesse dei Software defined network (Sdn), le reti definite dal software, che separano il control plan dal data plan, come spiega Glenn Ricart, fondatore e Ceo di US-Ignite: “Per ora sono una buzzword; a breve però diventerà una tecnologia rivoluzionaria per tutto il settore tlc e networking”.

L’industria legata alla creazione della tecnologia Ethernet negli anni Settanta è diventata un modello di innovazione, capace di generare decine di aziende specializzate e di progredire attraverso la partecipazione di tutto il settore alla creazione di standard aperti e condivisi. Partendo da una singola innovazione. “Molti ingegneri hanno ottime idee ma non capiscono – conclude Metcalfe – che non conta solo l’invenzione, ma anche la capacità di venderla e il modo in cui lo si fa”.

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