Samsung ha vinto un’importante battaglia legale con la rivale Apple nell’infinita guerra dei brevetti che vede contrapposti i due maggiori produttori mondiali di smartphone. L’International Trade Commission (Itc), l’agenzia Usa che tutela la concorrenza, ha decretato lo stop all’import di diversi prodotti della Apple negli Stati Uniti, per violazione di brevetti tecnologici 3G di proprietà di Samsung. Il divieto di importazione e di vendita negli Usa riguarda vecchi modelli, assemblati in Cina, fra cui l’iPhone 3GS, l’iPhone 4, l’iPad 3G e l’iPad 2 3G nei modelli commercializzati da At&t. Lo rende noto la Reuters, aggiungendo che il presidente Obama, che fra i suoi poteri ha quello di ribaltare la decisione, ha 60 giorni di tempo per decidere se apporre il suo veto alla decisione dell’Itc. Se il presidente Usa non interverrà, il bando all’import entrerà in vigore fra due mesi. Ma intanto Obama prepara la guerra ai “patent trolls”.
C’è da dire che alcuni di questi modelli sono ormai vecchi e superati, ma l’iPhone 4 invece ha ancora un grosso mercato e continua a registrare forti vendite. Lo stop all’import rappresenta quindi un pesante danno economico per Apple.
La decisione dell’Itc ribalta una precedente sentenza del giudice dell’Itc James Gialdea, che a settembre del 2012 non aveva ravvisato violazioni dei brevetti di Samsung nei prodotti della Apple.
La società di Cupertino si dice delusa della decisione: le tattiche di Samsung sono contro gli interessi dei consumatori. E rassicurando che la decisione non avrà alcun effetto immediato sui suoi prodotti negli Stati Uniti, annuncia battaglia: Apple presenterà un appello contro la decisione.
“La commissione ha determinato che Samsung è riuscita a dimostrare che l’iPhone 4 (modelli At&t), l’iPhone 3GS (modelli At&t), l’iPhone 3 (modelli At&t), l’iPad 3G (modelli At&t) e l’iPad 2 3G (modelli At&t) infrangono il brevetto 348” afferma l’Itc. Il brevetto violato riguarda la trasmissione dei dati: nell’ambito del contenzioso Apple ha cercato di dimostrare che Samsung ha fissato lo standard per l’industria e ha deciso di concedere in licenza il brevetto, “e per questo non dovrebbe usarlo per limitare la concorrenza”.