Avvio di anno pesante per Wall Street: il comparto delle Big Tech, in calo per la quarta seduta consecutiva, ha infatti mandato in fumo 270 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Più nello specifico Nvidia perde l’1,18%, Tesla il 3,36%, Amazon lo 0,14%, Meta lo 0,40% e Apple lo 0,67%, mentre Microsoft e Alphabet fanno registrare rispettivamente un +0,20% e un +0,68%. Una dinamica che ha consentito a Redmond di incalzare Cupertino in termini di valore. Attualmente, infatti, Apple vale infatti 2.870 miliardi di dollari mentre Microsoft 2.760 miliardi.
Il valore di Cupertino affossato dal downgrade di Barclays
Sull’andamento dei titoli di Cupertino pesa in particolare il recente downgrade di Barclays. Il declassamento a ‘underweight’ segue settimane difficili per Apple, costretta a sospendere temporaneamente le vendite degli ultimi modelli dell’Apple Watch per una disputa sui brevetti.
“Rileviamo ancora debolezza nei volumi e nel mix di iPhone, così come una mancanza di rimbalzo nei Mac, negli iPad e nei wearable”, sottolinea l’analista Tim Long. Il target price è stato ridotto da 161 a 160 dollari, il 17% in meno rispetto ai prezzi attuali pari a192 dollari). Sul futuro del colosso incombe anche la “nube” cinese: la ripresa di Huawei nel segmento smartphone non fa prevedere niente di buono riguardo alle performance dell’iPhone in Estremo oriente.
Long prevede che anche la redditizia attività di servizi di Apple subirà un rallentamento della crescita, in parte a causa delle restrizioni normative relativamente all’app store. Il margine lordo delle attività di servizi di Apple è all’incirca il doppio del margine che Apple ottiene su tutti i suoi prodotti hardware, e il ceo di Apple Tim Cook ha evidenziato una crescita “migliore del previsto”. Ma Barclays non crede che questa crescita sia affidabile nel lungo periodo.
E Microsoft installa il tasto Copilot sui nuovi pc
Al contrario, Microsoft viaggia con il vento in poppa grazie alla spinta dell’intelligenza artificiale. A partire da questo mese, alcuni nuovi personal computer con sistema operativo Windows saranno infatti dotati di uno speciale tasto Copilot che lancia automaticamente dalla tastiera il chatbot AI realizzato da Redmond. Far sì che i produttori soprattutto di dispositivi portatili aggiungano questa opzione è l’ultima mossa di Microsoft per capitalizzare la sua stretta collaborazione con OpenAI e diventare un punto di accesso per le applicazioni della tecnologia AI generativa.
Sebbene la maggior parte delle persone si connetta a Internet – e alle applicazioni di AI – più tramite telefono che attraverso il pc, si tratta di una scelta dall’enorme significato simbolico. La riprogettazione della tastiera sarà in effetti il più grande cambiamento apportato da Microsoft da quando ha introdotto un tasto speciale per Windows negli anni ’90. Il design del logo a quattro quadrati di Microsoft si è evoluto, ma il pulsante è stato un punto fermo delle tastiere orientate a Windows per quasi tre decenni.
Il nuovo tasto AI sarà contrassegnato dal logo Copilot, simile a un nastro, e si troverà vicino alla barra spaziatrice. Su alcuni computer sostituirà il tasto “Ctrl” destro, mentre su altri sostituirà un tasto del menu.
Ma al di là del potere della suggestione, si tratta di una mossa che intende fareleva sulla posizione dominante di mercato di Microsoft: secondo Idc, circa l’82% di tutti i computer desktop, portatili e workstation utilizza come sistema operativo Windows, rispetto al 9% equipaggiato con il software Apple e a poco più del 6% che sfrutta quello di Google. Microsoft non ha ancora comunicato quali produttori di computer installeranno il pulsante Copilot (che sarà sicuramente presente sui dispositivi Surface di fascia alta): alcune di queste aziende dovrebbero presentare i loro nuovi modelli al Ces di Las Vegas.