“È auspicabile che l’intervento legislativo raccolga in unico testo tutte le semplificazioni già introdotte dal legislatore permettendo di superare la frammentazione di prassi amministrative a livello locale, anche al fine di accelerare la realizzazione degli obiettivi di infrastrutturazione del Paese con reti di telecomunicazioni ad altissima capacità (Vhcn)”, l’ha detto ieri il presidente di Assotelecomunicazioni-Asstel Massimo Sarmi parlando in audizione presso l’8ª Commissione Ambiente del Senato nell’ambito dello Schema di Decreto Legislativo Correttivo del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Secondo Asstel, il provvedimento rappresenta un’occasione rilevante per dotare il nostro ordinamento di un testo unico che raccolga tutte le norme di semplificazione che in questi anni si sono susseguite.
Occorrono norme efficienti, efficaci e coerenti
Durante l’audizione Sarmi ha posto attenzione sulla necessità di integrare il Codice delle Comunicazioni Elettroniche con una serie di semplificazioni introdotte precedentemente con altre norme, come la disciplina semplificata per determinate tipologie di scavo o per il collegamento digitale di scuole e ospedali. Inoltre, il presidente ha sottolineato l’importanza di garantire l’efficacia di tali norme anche oltre il termine del 2026, derivante dal loro iniziale inserimento nei diversi provvedimenti correlati all’attuazione del Pnrr.
È stata poi evidenziata la necessità di garantire coerenza, anche terminologica, tra le diverse discipline che incidono sulla filiera delle Telecomunicazioni come nel caso delle disposizioni in materia di emissioni elettromagnetiche. “Per garantire la sostenibilità e lo sviluppo industriale della filiera, in questo momento economico complesso, è fondamentale accompagnare la sfida della trasformazione digitale con una nuova politica industriale finalizzata anche a semplificare la burocrazia. Un’infrastruttura di telecomunicazioni all’avanguardia è un pilastro fondamentale per l’innovazione e la crescita del Paese”, ha proseguito Sarmi, soffermandosi sull’importanza di favorire lo sviluppo delle reti di comunicazione elettronica, assicurando una coerenza complessiva al quadro legislativo, anche assicurando modulistica e prassi operative omogenee sul territorio nazionale.
“È necessario perfezionare un testo unico che racchiuda tutte le norme attuali circa la realizzazione delle reti e la fornitura dei servizi di comunicazione elettronica a uso pubblico”, ha chiosato Massimo Sarmi. “Realizzare un quadro normativo unitario e chiaro consente di avere uno strumento grazie al quale imprese e amministrazioni possono garantire un’applicazione uniforme delle norme su tutto il territorio nazionale e assicurare parità di condizioni e infrastrutture di telecomunicazioni ad altissima capacità nelle diverse realtà locali”.