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Pagamenti digitali, l’Ue avvia la consultazione sugli impegni per Apple Pay

La Commissione chiede alle parti interessate di presentare il proprio punto di vista sulle proposte per risolvere le questioni relative alle restrizioni di accesso alla tecnologia utilizzata per le transazioni mobili contactless. Ecco i rimedi dell’azienda di Cupertino

Pubblicato il 19 Gen 2024

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La Commissione europea ha invitato le parti interessate a presentare osservazioni sugli impegni proposti da Apple per risolvere i problemi di concorrenza in merito alle restrizioni di accesso alla tecnologia utilizzata per i pagamenti contactless tramite Apple Pay per i dispositivi mobili, attraverso la tecnologia Nfc (Near-Field Communication).

Come specifica l’esecutivo Ue in una nota, “gli iPhone di Apple funzionano esclusivamente con il sistema operativo di Apple (iOS), con il quale formano un ecosistema chiuso. Apple controlla ogni aspetto di questo ecosistema, compreso l’accesso degli sviluppatori di portafogli mobili”. La Commissione ha constatato in via preliminare che Apple gode di un significativo potere di mercato nel settore dei dispositivi mobili intelligenti e di una posizione dominante nei mercati dei portafogli mobili su iOS. Apple Pay continua la nota della Commissione europea “è l’unica soluzione di portafoglio mobile che può accedere all’hardware e al software necessari su iOS per consentire i pagamenti in mobilità nei negozi fisici e Apple non lo rende disponibile agli sviluppatori di applicazioni per portafogli mobili di terze parti”.

Il procedimento Ue

Il 2 maggio scorso, la Commissione aveva informato Apple del suo parere preliminare secondo cui tale comportamento di esclusione potesse limitare la concorrenza nel mercato su dispositivi iOS, in violazione dell’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Le proposte di Apple

Per rispondere alle preoccupazioni della Commissione in materia di concorrenza, Apple ha proposto di consentire ai fornitori di servizi di pagamento e portafogli mobili di terze parti di accedere e interoperare attraverso una serie di interfacce di programmazione delle applicazioni (Api) con la funzionalità Nfc dei dispositivi iOS, senza dover utilizzare Apple Pay o Apple Wallet. Nella soluzione proposta, Apple creera’ le Api necessarie per consentire un accesso equivalente ai componenti Nfc nella cosiddetta modalita’ Host Card Emulation (emulazione della carta), una tecnologia rilasciata per memorizzare in modo sicuro le credenziali di pagamento e completare le transazioni utilizzando l’Nfc.

Inoltre, Apple ha proposto di applicare gli impegni a tutti gli sviluppatori di app per portafogli mobili di terze parti stabiliti nello Spazio economico europeo (See) e a tutti gli utenti iOS con un ID Apple registrato nello Spazio economico europeo. Apple si impegna anche a fornire ulteriori caratteristiche e funzionalita’, tra cui l’impostazione predefinita delle app di pagamento preferite, l’accesso alle funzioni di autenticazione come FaceID e un meccanismo di soppressione; ad applicare criteri di idoneità equi, oggettivi, trasparenti e non discriminatori per concedere l’accesso all’Nfc agli sviluppatori di app per portafogli mobili di terze parti; e a stabilire un meccanismo di risoluzione delle controversie in base al quale le decisioni di Apple di negare l’accesso all’accesso Nfc saranno riesaminate da esperti indipendenti.

Il monitoraggio degli impegni

Gli impegni proposti da Apple rimarrebbero in vigore per dieci anni. La loro attuazione sara’ monitorata da un fiduciario di controllo che riferirà regolarmente alla Commissione. L’esecutivo Ue, come viene specificato nel comunicato, invita tutte le parti interessate a presentare le loro opinioni sugli impegni proposti da Apple entro un mese dalla pubblicazione di una sintesi degli impegni proposti nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.

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