E’ stato aperto un tavolo contro l’istigazione all’odio in rete come “prima risposta per arginare la diffusione su internet della discriminazione, delle intolleranze, delle varie forme di odio e di cyberbullismo”. Lo ha reso noto il ministro per le Pari opportunità e lo Sport, Josefa Idem, intervenendo ad un convegno sulla prevenzione della violenza online nella sala del mappamondo alla Camera, alla presenza della presidente Laura Boldrini. Il ministero, a quanto si è appreso durante il convegno, svilupperà la campagna di prevenzione così come sollecitato dal Consiglio d’Europa.
La ministra Idem ha evidenziato come “un bambino su 4, nel 2012, è stato vittima di bullismo online tramite l’azione di gruppi che agiscono contro la vittima prescelta, o la pubblicazione di foto che lo ritraggono. Basta possedere qualche elemento ‘diverso’, come una disabilità, la condizione di straniero, la religione o l’atteggiamento sessuale, per finire nel mirino di questa violenza”.
Idem ha proseguito dicendo che, in base ai dati disponibili dell’Ipsos, “la violenza in rete è percepita dagli adolescenti come la seconda forma di minaccia più grave, seguita dalla droga, dalla paura degli abusi degli adulti e da quella di contrarre malattie”. Infine, Idem ha lanciato l’allarme per quanto riguarda la diffusione della violenza di genere sulla rete e sul rischio di rapporti con gli adulti tramite adescamenti online.