Ammontano ad oltre 1,4 milioni di dollari le risorse in dotazioni tecnologiche destinate alle organizzazioni non profit italiane e non ancora utilizzate, messe a disposizione da Microsoft gratis per supportare le associazioni del terzo settore.
Dall’inizio del 2013 ad oggi, infatti, sono stati erogati circa 1,6 milioni di dollari, su un totale di 3 milioni di dollari in dotazioni tecnologiche per il 2013, di cui ha beneficiato solo l’1% delle non profit in Italia, su un totale di 130mila realtà potenzialmente idonee.
Se da un lato ne deriva che esiste un gap di opportunità non colte, dall’altro ne consegue che c’è un enorme potenziale ancora disponibile per lo sviluppo del Terzo Settore nel nostro Paese. È quanto emerso nel corso dell’annuale Ngo Day, dal titolo “La tecnologia aiuta chi aiuta”, promosso da Microsoft Italia, per condividere esperienze, progetti e riflessioni sul ruolo delle organizzazioni non profit e su come la tecnologia possa essere considerata un fattore abilitante per le realtà che operano nel sociale.
Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, ha colto l’occasione per rinnovare l’impegno dell’azienda a supporto del mondo non profit e ha dato inizio ai lavori della giornata con un focus sulla necessità che anche il terzo settore possa sostenere e promuovere la creazione di nuova imprenditorialità nel nostro Paese.
All’Ngo Day hanno partecipato Alessia Mosca, deputato e presidente Fonderia dei Talenti, che ha evidenziato l’impegno delle istituzioni a sostegno dell’occupazione giovanile; Roberto Fonso, Cio Banca Popolare di Milano, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione pubblico-privato, oltre a numerosi esponenti di organizzazioni non profit impegnate nei diversi ambiti del sociale, che hanno condiviso esperienze e punti di vista.
Per accelerare e favorire progetti concreti e iniziative su tutto il territorio, la tecnologia in generale, ed in particolare il cloud, potrebbe offrire delle enormi opportunità alle non profit. Purtroppo però, dai risultati della survey realizzata da TechSoup – che collabora con Microsoft per erogare tecnologia alle non profit – su un campione di 10.500 realtà di 88 Paesi di cui 140 non profit italiane emerge un quadro di utilizzo del cloud ancora limitato dal punto di vista strategico.
Come ha rilevato il fondatore di TechSoup Italia, Stefano Sala, sono pochi e semplici gli applicativi su cloud che le non profit dichiarano di utilizzare (social network per il 47% e posta elettronica per il 55%). La mancanza di conoscenza e una formazione non adeguata (60%) e i timori collegati alla sicurezza dei dati (45%) impediscono pertanto alle non profit di sperimentare i benefici primari del cloud, ovvero l’ottimizzazione della gestione, la riduzione dei costi, la gestione efficace del CRM e, conseguentemente, l’ampliamento delle attività di fund raising.
Tra i casi emblematici raccontati nel corso dell’evento, quello di Emergency, che in collaborazione con il partner SoftJam ha sviluppato un progetto di semplificazione della comunicazione tra volontari e impiegati per rispondere alle esigenze di organizzazione e coordinamento delle diverse missioni. In quest’ottica Emergency ha fatto evolvere l’infrastruttura verso una soluzione ibrida di messaging e collaboration, con postazioni fisiche gestite in autonomia dalla non profit, associate a Office 365 su cloud. Accanto ai vantaggi legati a una maggiore efficacia e sicurezza nella condivisione delle informazioni, si è riscontrato già nel breve periodo un miglioramento nella gestione dei costi e degli sprechi, aspetto fondamentale per una realtà come Emergency, il cui obiettivo è sempre stato quello di mantenere i costi al di sotto del 10% rispetto alle donazioni ricevute.
Un’altra esperienza significativa emersa nel corso dell’incontro è quella di Abc – Associazione Bambini Cri Du Chat che, in collaborazione con il partner Siti, sta portando avanti il progetto “Database Linee Guida Scdc”, che prevede l’organizzazione e la digitalizzazione dell’archivio di informazioni raccolte negli anni dal Comitato Scientifico sulla rara malattia genetica chiamata del “Cri du chat”, attraverso l’utilizzo di Office 365 Enterprise. L’obiettivo è quello di creare una banca dati aggiornabile, a supporto delle famiglie e delle diverse figure professionali a vario titolo coinvolte, in particolar modo nella ricerca scientifica. Il processo di digitalizzazione dei dati ha reso la consultazione molto più rapida e accessibile, dando la possibilità di studiare, elaborare, condividere le informazioni molto più facilmente.
Europa Donna, col supporto del partner KGroup, ha invece deciso di sostenere la crescita dell’Associazione e delle attività di promozione sociale della sezione italiana con la realizzazione di un nuovo sito web. Basato su tecnologia Windows Azure e costruito con le caratteristiche dei più moderni siti web, europadonna.it ha l’obiettivo di consentire una maggiore e più efficace conoscenza del movimento, della sua mission e delle sue attività. Il progetto permette una migliore gestione delle iscrizioni e delle donazioni, anche attraverso il versamento con carte di credito, nonché l’ottimizzazione della classificazione e archiviazione in database dei dati degli iscritti e/o donatori.
Nel corso dell’Ngo Day, infine, sono stati presentati i risultati delle iniziative di Microsoft nell’ambito del programma YouthSpark, portate avanti insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione Mondo Digitale, Cnca e Junior Achievement. I quattro partner che hanno realizzato insieme a Microsoft progetti di formazione e solidarietà nel corso degli ultimi 12 mesi sono stati coinvolti in una tavola rotonda condotta da Silvia Candiani, direttore Marketing e Operations di Microsoft Italia.
Roberta Cocco, direttore Responsabilità Sociale e National Development di Microsoft Italia, dichiara: “Siamo molto orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto in Italia nel corso di questa prima parte del 2013: anche grazie alla tecnologia Microsoft che abbiamo donato negli scorsi mesi, 380 non profit italiane hanno portato avanti progetti strategici per la crescita e lo sviluppo nel nostro Paese. Restano tuttavia inutilizzati oltre 1,4 milioni di dollari in tecnologia per il Terzo Settore: un gap di opportunità che può rappresentare un ulteriore volano per il non profit”.
Stefano Sala, Fondatore BITeB e TechSoup Italia dichiara: “La “Zuppa Tecnologica”, grazie alla partnership con Microsoft, si rivela sempre di più come un’imperdibile opportunità per le organizzazioni non profit italiane. Il programma di donazione è, infatti, una forma innovativa di fundraising: le onlus ottengono prodotti all’avanguardia riducendo, anzi quasi azzerando il budget dedicato all’Information Technology. Il mondo del Terzo Settore non può permettersi di lasciarsi sfuggire questa occasione: ottenere le risorse tecnologiche ed utilizzarle al massimo delle sue potenzialità”.