I NUOVI SERVIZI

5G “premium” grazie all’intelligenza artificiale: per le telco parte la sfida monetizzazione

A firma di Ericsson una innovativa soluzione che consente di differenziare la connettività e di “modulare” le reti sulla base degli obiettivi di business e sulla variazione della domanda. A disposizione numerosi casi d’uso per consentire l’immediato passaggio all’azione

Pubblicato il 14 Feb 2024

Telecommunication,Tower,For,2g,3g,4g,5g,Network,During,Sunset.

Ericsson ha introdotto all’interno del proprio Operations Engine una serie di funzionalità operative intent-based costruite sull’AI, che permetteranno alle telco di creare servizi premium 5G differenziati da offrire a consumatori e imprese.

Più nello specifico, gli operatori potranno disporre di un modello end-to-end per tradurre le esigenze di business, formulate attraverso gli intenti, in azioni di rete in tempo reale. Sfruttando una delle più vaste librerie di casi d’uso di AI e automazione per le telecomunicazioni, Ericsson Operations Engine è ora in grado di consigliare e intraprendere le azioni necessarie, di verificare che gli intenti di rete siano soddisfatti e aiutare, grazie a strategie predefinite, la valutazione delle diverse opzioni disponibili.

Come funziona il nuovo sistema

Le operations basate sugli intenti vertono sulla definizione di ciò che l’operatore desidera che la rete faccia o del risultato richiesto alla rete (come un prompt). Il sistema intent-based lo interpreta e gestisce la rete per raggiungere l’obiettivo. Sfruttando la tecnologia AI/ML e l’automazione che ne deriva, queste funzionalità consentono alle reti di adattarsi alle mutevoli richieste e condizioni in tempo reale, offrendo un’infrastruttura più reattiva e adattiva per le telecomunicazioni, allocando dinamicamente le risorse di rete per garantire un’esperienza utente più fluida.

Questo meccanismo di raccomandazioni e azioni è completamente trasparente e aiuta gli operatori a ottimizzare i processi decisionali, offrendo loro la velocità e l’agilità necessarie per creare una più ampia varietà di applicazioni e casi d’uso, con nuovi servizi da offrire a consumatori e aziende.

Ciò si rivela particolarmente importante nell’ottica della crescente diffusione e adozione su larga scala – che porta con sé maggiore complessità – di servizi premium 5G come per esempio il network slicing; in questo scenario diventerà necessaria una nuova generazione di modelli operativi, che permetteranno agli operatori di monetizzare i servizi da configurare e offrire sulla base di accordi che ne stabiliscano in dettaglio tutte le caratteristiche, funzionali e non.

“Con questa soluzione facciamo sì che Ericsson Operations Engine comprenda realmente il ‘linguaggio aziendale’ degli operatori e lo traduca in specifiche tecniche di servizio telco; la rete così può arrivare in autonomia a fornire i risultati voluti e può evolversi costantemente, per soddisfare le future esigenze”, spiega Bradley Mead, Head of Network Managed Services di Ericsson. “È un grande passo avanti nel nostro percorso verso reti autonome, e dimostra che Ericsson Operations Engine continua a essere all’avanguardia per l’innovazione e la trasformazione dell’operatività delle reti di telecomunicazione”.

Verso reti auto-ottimizzate: il caso malese

La tecnologia supporterà proprio la realizzazione di reti capaci di auto-ottimizzarsi, basate sull’approccio intent-based e caratterizzate da una elevatissima automazione, che le renderà in grado di adattarsi dinamicamente alla maggiore variabilità della domanda di servizi.

L nuove funzionalità operative basate sull’intelligenza artificiale sono già state adottate con successo in alcune sperimentazioni portate avanti da clienti quali l’agenzia per lo sviluppo delle reti e infrastrutture 5G della Malesia – Digital Nasional Berhad – che le ha sfruttate per fornire servizi 5G personalizzati con prestazioni garantite.

“La partnership strategica con Ericsson ha contribuito in modo determinante a far diventare la Malesia un paese leader nel mondo per quanto riguarda le prestazioni 5G”, commenta Ken Tan, Chief Technology Officer di Digital Nasional Berhad. “Insieme abbiamo implementato la prima rete Core multi-operatore al mondo, che consente ai sei operatori mobili attivi in Malesia di accedere con la propria rete Core alla rete di accesso radio 5G, senza compromessi sull’esperienza d’uso degli utenti o sulle prestazioni della rete. L’adozione di un’operatività basata su AI ci sta permettendo di scalare senza un incremento di costi, il che è essenziale per rendere il 5G accessibile e disponibile a consumatori e imprese, man mano che il paese continua nel suo percorso di digitalizzazione”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4