La connettività aziendale sarà sempre più basata su rete mobile, con uno spostamento delle scelte di infrastrutturazione dalla fibra al wireless, in particolare il 5G standalone, grazie ai vantaggi di flessibilità che il mobile-first consente in un mondo che, a sua volta, è sempre più mobile-centrico. A scriverlo è GlobalData: la società dei dati e degli analytics afferma che, grazie alla diffusione capillare del 5G e alle nuove capacità delle interfacce di programmazione delle applicazioni (Api) e di sicurezza, le aziende stanno adottando un approccio che predilige la connettività wireless.
Aziende mobile-first, spinta dal 5G standalone
La tecnologia wireless ha tradizionalmente svolto un ruolo secondario rispetto alle soluzioni su cavo all’interno delle reti aziendali, operando principalmente come opzione di backup, osserva GlobalData. Tuttavia, la progressiva diffusione del 5G standalone rappresenta un importante avanzamento in termini di larghezza di banda e programmabilità che le reti di accesso mobile mettono a disposizione. E intanto gli operatori di rete e i vendor continuano a introdurre innovazioni per rendere l’opzione wireless ancora più attraente per le imprese e gli sviluppatori.
Secondo Gary Barton, Research director for Enterprise technology and services di GlobalData, “Non dover installare cavi è un messaggio con un forte appeal per le imprese. Il wi-fi ha da tempo superato l’Ethernet Lan. Ora stiamo cominciando a vedere segnali che la tecnologia wireless potrebbe prendere il sopravvento nello spazio Wan, ma la sicurezza è uno degli ostacoli principali all’adozione”.
La sfida della sicurezza: i servizi Sse
La sicurezza dei dati, resi accessibili attraverso i dispositivi mobili, rappresenta, infatti, il vero nodo per ogni azienda. Il fattore umano rimane la fonte principale di violazioni della cybersecurity e la possibilità di accedere ai dati al di fuori degli ambienti aziendali amplifica la minaccia. Tuttavia, questo ostacolo potrebbe essere rimosso grazie alle tecnologie che stanno emergendo che rendono il dispositivo mobile un mezzo per aumentare la sicurezza dell’It.
Barton osserva: “Abbiamo visto T-Mobile Us rafforzare la sua iniziativa ‘mobile-first’ con servizi Sse (Security service edge) che utilizzano il dispositivo mobile e la Sim per verificare l’identità e fornire una connettività sicura. L’utilizzo di tecnologie come Sase (Securee access service edge), Sse e Sd-Wan (Software-defined wan) su connessioni mobili conferma l’ipotesi che il wireless possa iniziare a sostituire il cavo man mano che evolvono le esigenze delle reti aziendali”.
Le Api sbloccano il potenziale delle reti mobili
Secondo GlobalData il lavoro svolto dall’iniziativa Open Gateway della Gsma e dagli operatori di rete che ne fanno parte in Europa e America Latina rappresenta un significativo passo avanti nella sicurezza mobile. Le nuove Api permettono di confermare l’identità degli utenti sulla base della loro Sim mobile e includono misure per rilevare la clonazione delle Sim. Questa combinazione di funzionalità elimina la necessità delle password monouso.
Il passaggio dalla fibra al 5G non avverrà dall’oggi al domani, ma l’uso di tecnologie come il network slicing abilitato dalle Api rende il wireless un’opzione valida anche in scenari ad alta intensità di dati, come le trasmissioni multimediali. Le esigenze delle aziende e ciò che si aspettano dalle reti tlc cambiano velocemente e il wireless appare un’opzione attraente. Tanto più che le nuove generazioni di lavoratori sono mobile-first e la loro vita quotidiana ruota attorno ai dispositivi mobili.
“L’adozione dei dispositivi mobili”, conclude Barton, “offre molte opportunità per aumentare la produttività e fornire l’esperienza lavorativa che i dipendenti desiderano. La recente partnership annunciata da Verizon con Vonage dimostra che c’è ancora molto da aspettarsi dalla tecnologia mobile e dalle Api”.