Tante volte si è discusso della cooperazione fra pubblico e privato, soprattutto nei Paesi e nelle grandi città dove il budget per i servizi è sempre più ridotto all’osso. Se ne discuterà ancora, a proposito dell’accordo appena siglato da Vodafone con la città di Madrid. La compagnia di telefonia mobile ha versato 3 milioni di euro nelle casse comunali per ribattezzare la più centrale e trafficata delle stazioni della metro, quella di Puerta del Sol.
La fermata, dove si intersecano tre linee di metropolitana e transitano milioni di passeggeri ogni mese, cambierà il suo nome da “Sol” a “Vodafone Sol” per i prossimi tre anni. Non proprio una semplice inserzione pubblicitaria, ma un vero e proprio rebranding, di cui ha dato per primo notizia il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung e non, come sarebbe stato più facile aspettarsi, un quotidiano o un’altra testata giornalistica spagnola.
Questa, forse, è stata la pietra dello scandalo più ingombrante: il silenzio dei media nazionali. Il quotidiano bavarese sostiene che l’omissione sia stata dettata, ancora una volta, da ragioni economiche, ovvero dalla volontà degli editori di non infastidire uno dei loro maggiori inserzionisti. Eppure sarà impossibile, per i passeggeri in transito ogni giorno non vedere il cambio del nome della stazione al binario, nei corridoi e sugli ingressi.
C’è di più: l’intera linea 2 della metropolitana – come si legge sul comunicato ufficiale di MetroMadrid – a settembre prenderà la stessa denominazione, secondo quanto previsto dall’accordo, simile a quelli che di recente hanno portato molti stadi europei ad assumere il nome dello sponsor (come l’Allianz Arena di Monaco o l’O2 di Londra, ndr).
L’ente che gestisce la rete ha parlato di “un’innovativa campagna pubblicitaria, pensata per aumentare gli ingressi alla rete suburbana”. Difficile non pensare, però, che si tratti in realtà di una potente iniezione di liquidità nelle casse comunali allo stremo, necessaria per mantenere inalterata la qualità dei servizi.
All’inaugurazione ufficiale della nuova fermata “Vodafone Sol” erano presenti anche il portavoce del Governo Regionale, Salvador Victoria, e il viceministro dei Trasporti, Borja Carabante. Le polemiche si sono limitate ai blog e ai social network, ma finora non è stata registrata nessuna protesta di piazza contro un’iniziativa che pure fa storcere il naso ai madrileni. Al massimo, su qualche targhetta per qualche si leggerà “Vodafone Sol” e qualche scritta dei writer.