Incrementare la conoscenza degli immobili dello Stato in termini di puntuale geolocalizzazione, di corretta perimetrazione, di rilevazione delle consistenze ed eventuali abusi edilizi, di verifica dello stato conservativo, di individuazione di eventuali occupazioni. E’ questo l’obiettivo del progetto pilota “Arricchimento del dato” avviato dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Movyon, società specializzata nelle soluzioni tecnologiche per la mobilità e l’infrastructure management.
Sul patrimonio immobiliare pubblico,”valore economico e storico del Paese ed elemento centrale delle politiche di rigenerazione e valorizzazione della pubblica amministrazione e dei territori – si legge in una nota – si sono utilizzate tecnologie avanzate per costruire dataset completi e aggiornati di dati gestionali, fisici e antropici così da accrescere il contenuto informativo a beneficio della gestione e della valorizzazione del bene pubblico”.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Per rendere più puntale la conoscenza degli immobili pubblici è stata utilizzata l’acquisizione di dati da fonti eterogenee e l’applicazione di tecniche di cleaning & enrichment, grazie anche a tecnologie di intelligenza artificiale, coinvolgendo anche un team di partner italiani con competenze di eccellenza nel settore della gestione geospaziale di dati complessi, nell’elaborazione di dati satellitari, nei rilievi aerofotogrammetrici e nella raccolta ed elaborazione di open data. E’ stato possibile così sviluppare metodologie e processi in ambiente Gis (Geographical Information Systems) nel corso di una sperimentazione che ha riguardato tre ambiti: immobili demaniali, area montana e demanio marittimo. Due le sperimentazioni avviate a partire da maggio 2023: quella su immobili nell’area Milano-Cortina e quella nell’area di Pozzuoli.
Il metodo proptech
I test hanno permesso di mettere a punto sperimentare sul campo un approccio scalabile che può essere industrializzato costruendo un hub di servizi di arricchimento integrato con i sistemi interni dell’Agenzia, aperto ai contributi informativi provenienti da fonti eterogenee, anche in un’ottica di fornitura dei dati e dei servizi a enti interessati a una gestione degli immobili più efficiente e completa.
“Il progetto – conclude il comunicato – applica il metodo proptech (property and technology) per ottenere soluzioni, tecnologie e strumenti per innovare i processi, i prodotti e i servizi del portafoglio immobiliare dell’Agenzia, chiamata tramite il digitale a efficientare la gestione immobiliare, creare scenari di valorizzazione e allocazione dei beni – anche con partnership pubblico/privato – con particolare attenzione ai temi di sostenibilità“.