Torino punta a diventare un laboratorio europeo di sperimentazione per le nuove soluzioni di tecnologie 5G e 6G applicate alle auto a guida autonoma e connessa. L’obiettivo è quello di ricoprire un ruolo da protagonista nella ricerca di soluzioni e modelli utili a raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2030 in materia di ambiente, energia e clima.
In questo scenario si inserisce il progetto comunitario Envelope, che prevede una serie di sperimentazioni condotte proprio nel capoluogo piemontese da Teoresi, gruppo internazionale di ingegneria specializzato in tecnologie d’avanguardia tra cui la smart mobility, Fondazione Links, centro di ricerca attivo nella ricerca applicata, nell’innovazione e nel trasferimento tecnologico, Comune di Torino con Torino City Lab, Tim, Hewlett Packard Enterprise (Hpe) e Nextworks.
Sperimentare a Torino la mobilità del futuro
L’iniziativa è uno dei nuovi 27 progetti di ricerca, innovazione e sperimentazione finanziati da Smart Networks and Services Joint Undertaking e rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo e la sperimentazione di reti mobili di ultima generazione e di servizi intelligenti relativi all’ambito veicolare.
L’obiettivo specifico del progetto Envelope è sostenere lo sviluppo di piattaforme sperimentali e prove su larga scala per promuovere la diffusione del 5G e testare le nuove soluzioni tecnologiche che porteranno alla definizione del 6G, applicate al settore della mobilità urbana con un focus sulla guida cooperativa autonoma e connessa.
I casi d’uso torinesi riguarderanno in particolare la dimostrazione dell’utilizzo di mezzi autonomi come “sensori” – in futuro – diffusi e connessi per migliorare la sicurezza stradale, consentendo ad esempio di ricostruire in tempo reale le dinamiche di un eventuale incidente o di identificare modifiche all’ambiente circostante.
Le attività gestite dai partecipanti al progetto: un lavoro sinergico
Nell’ambito del progetto, Teoresi fornisce due prototipi di auto a guida autonoma e connessa per la sperimentazione della piattaforma costruita nel progetto e basata su tecnologie 5G e 6G. I due prototipi, frutto dell’attività di ricerca del gruppo negli ultimi anni e basati sul modello commerciale Xev YoYo, saranno aggiornati con nuovi sensori per ottenere una conoscenza approfondita dell’ambiente circostante. Il “cervello” dell’auto, ovvero il computer di bordo, è in grado di stabilire il quadro completo della situazione attraverso la fusione dei dati provenienti dalle telecamere HD, LiDar, ultrasuoni, Radar, Gps, integrati in tempo reale. La vettura può dunque circolare in modo autonomo ricostruendo digitalmente l’ambiente circostante in modo virtuale e muovendosi nello spazio fisico.
La Fondazione Links sarà responsabile della sperimentazione del pilota italiano e fornirà i dispositivi di comunicazione veicolare OnBoard Unit abilitati al 5G avanzato, che abiliteranno i veicoli a dialogare con l’infrastruttura digitale per poter testare i casi d’uso citati. Inoltre Links svilupperà delle tecniche di ricostruzione 3D per il miglioramento della sicurezza in ambito urbano e svilupperà i servizi innovativi di ricostruzione di incidenti in real time o di rilevazione di lavori stradali od ostacoli sul percorso.
Nella sperimentazione si userà la rete core 5G messa a disposizione da Hpe. La dinamicità nell’utilizzo della rete 5G, resa possibile grazie ai servizi di gestione automatizzata sviluppati da Nextworks, e l’utilizzo dell’approccio edge computing, permetteranno l’elaborazione dei dati raccolti su un’infrastruttura di calcolo posta nelle vicinanze dell’utente e non in un data center remoto.
Tim partecipa alla sperimentazione mettendo a disposizione un modello di analisi per individuare i dati utili alle prestazioni e al funzionamento della rete, in base alle esperienze acquisite in questo settore. L’iniziativa è in linea con quanto l’azienda sta portando avanti nell’ambito dei servizi che potranno essere forniti dalle reti 5G avanzate, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e la sicurezza dei futuri veicoli connessi. Nel corso della sperimentazione i dati raccolti dai sensori a bordo dei veicoli saranno inviati all’infrastruttura edge per la loro elaborazione.
La Città di Torino supporterà infine la pianificazione della sperimentazione, adattandola a un contesto urbano reale e supportando il test in campo,in collaborazione con i Dipartimenti competenti e con attori chiave nell’ambito delle emergenze come la Centrale Unica di Risposta Nue112 Regione Piemonte.
Il tutto avverrà sulla base dell’esperienza pluriennale di co-sviluppo e testing di soluzioni tecnologiche innovative in condizioni reali, maturata in Torino City Lab, di cui tutti i soggetti attuatori del progetto sono partner. Envelope si inserirà e sarà accompagnato, in particolare, nel contesto del più ampio Living lab ToMove, una nuova iniziativa di Torino City Lab che nei prossimi 24 mesi circa trasformerà la Città di Torino in un laboratorio di test a cielo aperto sulla mobilità del futuro improntata all’utilizzo di soluzioni di guida cooperativa autonoma connessa.