La Fondazione Fair (Future Artificial Intelligence Research), che gestisce il finanziamento del Pnrr di 115 milioni di euro sul tema dell’intelligenza artificiale, ha lanciato i bandi nazionali ‘a cascata’ per grandi aziende, pmi e startup interessate a sviluppare per l’appunto progetti basati sull’AI.
Le finalità e le dotazioni dell’iniziativa
In particolare, a Firenze sono stati annunciati i dieci ambiti di ricerca fra i quali le aziende potranno scegliere, spaziando dall’uso dell’intelligenza artificiale in chiave green alla cosiddetta ‘human-centered AI’, cioè una declinazione della tecnologia costruita intorno agli umani che la utilizzano, disegnata per potenziare le loro capacità e immaginare servizi sempre più performanti. Ma ci sono anche i grandi argomenti teorici destinati a disegnare un’AI del futuro che sia robusta, affidabile, basata su dati di qualità, resiliente in caso di attacchi o problemi, adattabile ai contesti più diversi. I bandi sono coordinati dalle principali università e enti di ricerca italiani che si occupano di AI e usciranno a partire dalla fine di marzo per tutto il mese di aprile.
Le aziende potranno contare su di un totale di circa 12 milioni di euro, ma soprattutto sui risultati ottenuti dai 350 ricercatori riuniti in Fair, think tank italiano specializzato proprio nell’intelligenza artificiale. L’obiettivo di lungo termine è di riunire l’ecosistema dell’AI italiana, affiancando aziende che sviluppano tecnologie su questo tema alle 27 realtà che compongono il Partenariato Esteso Fair, costituito da 14 università, quattro enti di ricerca, sette grandi aziende e altri 100 cento tra imprese e PA che hanno dato il loro endorsement al progetto.
Coinvolgere tutto l’ecosistema italiano sul tema dell’AI
“La Fondazione nasce per riunire mondo della ricerca e dell’impresa dentro un grande progetto comune per disegnare la via italiana all’intelligenza artificiale”, commenta Giuseppe De Pietro, presidente della Fondazione Fair. “Il progetto del partenariato esteso pubblico-privato Fair ha tra i suoi obiettivi anche quello di coinvolgere tutto l’ecosistema italiano sul tema dell’AI. Vi è la necessità di fare squadra, perché sfida internazionale che si gioca sull’AI vede coinvolte le big company del settore e l’unico modo per le nostre aziende di essere competitive è collaborare con il mondo della ricerca e della pubblica amministrazione”.
La presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza aggiunge: “L’avvio dei bandi a cascata della Fondazione rappresenta una straordinaria opportunità per le tante imprese ad alto tasso tecnologico che operano nel nostro Paese: è un passo concreto per favorire nuovi modelli di partenariato tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale e avviare collaborazioni per sviluppare il potenziale di innovazione. Sul lungo termine, la sfida sarà quella di massimizzare l’impatto di questi programmi, sostenendo strumenti e tecnologie che possano avere un effetto positivo sulla produttività del nostro Paese e sulla società, favorendo un obiettivo di bene collettivo”.