Dal cyber crimine allo spionaggio digitale fino al rischio di attacchi terroristici nello spazio cibernetico: il rafforzamento della cooperazione internazionale per aumentare la sicurezza della rete è stata al centro di una girandola di incontri, a Tel Aviv, che ha visto protagonista anche una folta delegazione istituzionale e imprenditoriale italiana, guidata dal ministro Giovanni Brauzzi, direttore centrale per il Disarmo, la Sicurezza e la Non Proliferazione della Farnesina.
A Tel Aviv la delegazione – che ha incluso rappresentanti del Ministero dell’Interno, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e dell’Associazione italiana Piccole e Medie Imprese per l’Aerospazio – ha partecipato alla Terza Conferenza Internazionale sulla Cyber Sicurezza, apertasi ieri e incentrata quest’anno sulla creazione di ”un ecosistema per la sicurezza cibernetica” che rafforzi lo scambio di idee e la cooperazione internazionale.
Ai margini della conferenza la delegazione italiana – accompagnata dai rappresentanti delle principali aziende nel settore, incluse Finmeccanica/Selex, Telecom Italia e Vitrociset – ha avuto incontri B2B con le controparti israeliane per approfondire poi le potenzialità della collaborazione bilaterale con il National Cyber Bureau israeliano, in un settore dove entrambi i paesi sono peraltro considerati tra i più avanzati.
E a completare la missione, la delegazione ha preso parte a un evento conviviale ospitato dall’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò e occasione per incontrare con alcuni ‘big’ internazionali della cibernetica: da Yahal Zilka, il venture capitalist protagonista dell’accordo per l’acquisto dell’applicazione israeliana Waze da parte di Google per oltre un miliardo di dollari a Eugene Kaspersky, proprietario dell’omonimo software anti-virus.