ECONOMIA DIGITALE

Le Camere di Commercio spingono sulla banda larga

Una trentina le strutture che hanno avviato progetti per lo sviluppo delle nuove reti e dei servizi digitali su tutto il territorio italiano con il supporto del know how di Uniontrasporti. In campo anche Telecom Italia, Google ed Eutelsat

Pubblicato il 18 Giu 2013

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Gli obiettivi fissati dall’Agenda digitale, in Italia e in Europa, indicano la strada per la crescita economica sostenuta dalle Ict, ma sono una sfida ambiziosa per il tessuto imprenditoriale italiano, spesso rappresentato da piccole imprese scettiche sull’utilità dei servizi digitali. Uno sforzo congiunto, “di sistema”, che unisca operatori privati, pubblica amministrazione e imprese, sarà la base per il successo di ogni programma legato allo sviluppo dell’economia di Internet.

Per questo, all’interno dell’Accordo di programma sottoscritto tra Unioncamere e il ministero dello Sviluppo economico per “favorire la diffusione e il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa” nei sistemi economici locali e in particolare nelle pmi, una trentina di Camere di Commercio (un terzo dell’intero sistema camerale) ha avviato una serie di progetti sulle reti a banda larga e ultra larga e dei servizi digitali.

Il progetto, per il quale Unioncamere ha sottoscritto accordi con Telecom Italia, Google e Eutelsat, e altri ne seguiranno nei prossimi mesi, si avvale del supporto del know-how di Uniontrasporti, la società in-house del sistema camerale in ambito trasporti, logistica, infrastrutture e reti di telecomunicazioni a banda larga e ultra larga, che ha messo a punto un “prototipo di progetto di intervento” a sostegno delle Camere di Commercio e dello sviluppo dei progetti sul territorio di competenza.

Il progetto nel suo complesso vuole, da una parte, sensibilizzare gli imprenditori sulle tematiche Ict, evidenziandone i benefici per l’impresa e per il territorio e, dall’altra, contribuire al processo di trasformazione infrastrutturale dei distretti e delle aree industriali del territorio di riferimento in termini di banda ultra larga, in accordo con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea e della normativa vigente, suggerendo le priorità di intervento o anche intervenendo direttamente. Si fa leva sulle competenze nelle “autostrade della comunicazione” di Uniontrasporti e sulla conoscenza del territorio e abitudine a “fare rete” delle Camere di Commercio.

Il piano proposto si articola in workshop per la diffusione delle conoscenze dei servizi Ict innovativi, analisi della situazione dell’infrastruttura broadband fissa e mobile nelle principali aree produttive, studi di fattibilità su alcune aree industriali per contribuire a dotarle di infrastruttura in banda larga e ultralarga. L’obiettivo ultimo è collegare l’intero territorio, con particolare attenzione alle imprese.

Primo passo nel progetto messo a punto da Uniontrasporti è l’indirizzamento del processo di trasformazione infrastrutturale: verranno create le condizioni perché le Camere di Commercio abbiano un ruolo nei processi di trasformazione legati all’evoluzione verso l’economia digitale, dai quali dipende la competitività non solo del sistema produttivo locale, ma dell’intero paese. Le Camere di Commercio dialogheranno a tal fine con i principali attori del processo di infrastrutturazione, intervenendo in
modo proattivo nel processo di concertazione che porta alla realizzazione di infrastrutture innovative sul territorio.

Il progetto cerca poi di aumentare l’inclusione digitale delle imprese, stimolando la creazione di un
ambiente favorevole allo sviluppo e all’utilizzo sempre più diffuso dei servizi Ict innovativi abilitati dalla banda larga e ultra larga. Si mirerà dunque a sensibilizzare le imprese sui servizi Ict abilitati o migliorati dalle nuove reti a banda larga e ultra larga (ad esempio il cloud computing, l’e-commerce, la videoconferenza ad alta definizione, ecc.), fornendo a imprenditori e manager le competenze base per avviare e gestire correttamente l’innovazione che il digitale porta sui processi aziendali e sul business stesso. Nel 2012 già 500 imprese hanno preso parte a questi incontri e nel 2013 si prevede di raggiungere almeno altre 2.000 imprese ed operatori economici.

Infine, si vuole dare un contributo concreto alla realizzazione di infrastrutture nelle zone di attività economica, garantendo una più rapida infrastrutturazione del territorio, con un intervento da parte di soggetti privati e/o istituzionali, laddove gli operatori di telecomunicazione non siano interessati a
realizzare nuove reti a banda larga e ultra larga, o non lo ritengano una priorità di breve e medio periodo. A tal fine si cercherà di attivare possibili partnership pubblico-private in grado di accelerare la realizzazione delle opere infrastrutturali con un’adeguata remunerazione degli investimenti privati. Una decina di Camere sono già impegnate in questa fase.

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