È attivo il nuovo portale Fondi nazionali ed europei di Cassa depositi e prestiti (Cdp), attraverso il quale poter accedere ai servizi che Cdp gestisce per conto dei ministeri, a partire dalla presentazione delle domande per ottenere le risorse finalizzate ad aumentare la dotazione dei posti letto per gli studenti universitari, in linea con gli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), secondo cui si dovrebbe arrivare a 60.000 alloggi in più entro il 2026 (SCARICA QUI IL REGOLAMENTO PER L’ACCREDITAMENTO).
Nel dettaglio, soggetti pubblici e privati tramite l’applicativo messo a disposizione di Cassa a supporto del ministero dell’Università e della ricerca possono registrarsi e fare richiesta di contributi per dar vita agli alloggi per quanti studiano negli atenei della Penisola.
Le funzionalità del portale
Il portale, in maniera semplice, consente a quanti sono interessati all’iniziativa di poter calcolare, grazie ad un simulatore ‘ad hoc’ digitale, l’ipotetica tariffa media applicabile alla residenza universitaria; elemento significativo, giacché la riforma stabilisce un contributo per il gestore commisurato al numero di posti letto che saranno resi disponibili per entro il 30 giugno 2026. Il contributo viene riconosciuto a fronte dell’applicazione di tariffe ridotte, rispetto al valore medio di mercato dei posti letto offerti agli universitari.
Fondo riforma housing universitario: che cos’è e come funziona
L’iniziativa rientra nelle attività di Cdp per il sostegno e assistenza tecnica in favore del ministero, che gestisce il Fondo riforma housing universitario, sovvenzionato nel quadro del Pnrr con un ammontare complessivo di 1,2 miliardi.
Ma di cosa si tratta? Sulla base di quanto previsto dal Decreto Ministeriale n.481 del 26 febbraio 2024 i gestori di alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore possono presentare richiesta di contributo per la realizzazione di strutture dedicate alla residenzialità studentesca universitaria. Il contribuito consiste nella copertura, da parte del Mur, di una parte dei proventi da locazione per i primi tre anni di gestione delle strutture stesse, in esito alla realizzazione/messa a disposizione delle strutture stesse entro il 30 giugno 2026. In questo quadro, Cdp fornisce attività di supporto e assistenza tecnica.