LA RELAZIONE ANNUALE

Antitrust, Rustichelli: “Con aiuti di Stato si rischia disparità tecnologica”



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Secondo il presidente dell’Autorità alcune recenti misure autorizzate dalla Commissione Ue seppur dettate dall’urgenza di fronteggiare le insidie provenienti dall’economia statunitense e asiatica, non possono che “provocare la frammentazione del mercato unico” nonché  “la concentrazione degli investimenti solo in alcune aree europee”. “Solo con strumenti e risorse comuni si può garantire una crescita uniforme e coesa”

Pubblicato il 17 apr 2024



Pres. R. Rustichelli (1)

“Il mercato unico resta il principale motore di crescita, produttività e competitività dell’economia europea. Ciò nonostante, esso è per un verso ancora imperfetto e richiede di essere completato, mentre, per altro verso, risulta esposto a rischi crescenti di frammentazione per cui il suo sviluppo non potrà che essere al centro delle priorità della nuova legislatura europea”. Lo ha affermato Roberto Rustichelli, presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in occasione della presentazione della Relazione Annuale relativa all’attività svolta lo scorso anno dall’Autorithy (SCARICA QUI IL TESTO DEL DISCORSO INTEGRALE).

“Diversi sono i fattori che impediscono al mercato unico e alla libera concorrenza di funzionare correttamente a beneficio di tutti”, ha spiegato Rustichelli, necando riferimento in particolare all’allentamento della disciplina degli aiuti di Stato decisa a livello europeo nel marzo 2023 con il “Quadro temporaneo di crisi e transizione”. “Tale flessibilità in materia di aiuti di Stato – ha puntualizzato -, pur dettata dall’urgenza di fronteggiare le insidie provenienti dall’economia statunitense e asiatica, non può che provocare la frammentazione del mercato unico e una disparità anche in termini di sviluppo tecnologico tra gli Stati membri, atteso il prevedibile effetto che da essa scaturirà in termini di concentrazione degli investimenti solo in alcune aree europee. In realtà, per rispondere alle sfide derivanti dai nuovi equilibri occorre ritrovare quella comunità di intenti tra gli Stati membri che è alla radice del progetto comune europeo”.

Necessario un fondo sovrano europeo

Secondo il Presidente dell’AgCom sarà necessario “riprendere il progetto di istituire un fondo sovrano europeo. Si tratta di un tema che dovrà essere in cima alle priorità nella nuova Commissione – ha chiarito – insieme alla chiara consapevolezza che l’eventuale proroga della scadenza per la cornice temporanea degli aiuti di Stato, oggi prevista a fine 2025, arrecherebbe un duro colpo al mercato unico”.

“In definitiva – ha aggiunto -, il mercato unico resta, e deve restare, la risorsa più preziosa per l’Unione Europea e per ciascun Paese membro, per cui occorre recuperare la capacità di visione e lo spirito di solidarietà che hanno permesso di superare la crisi pandemica”.

Il 2023 dell’AgCom: focus sul digitale

In merito alla relazione sull’attività 2023 dell’Authority, Rustichelli ha spiegato che “la prima area di intervento ha riguardato il settore digitale. Le piattaforme controllano l’accesso agli utenti, ai dati e ai servizi, esercitando un’influenza significativa sulle interazioni economiche e sociali, nonché sulle dinamiche competitive che si realizzano per il tramite degli ecosistemi digitali. Due istruttorie hanno affrontato il tema dei dati personali. Il primo procedimento ha portato all’adozione di impegni volti a rimuovere gli ostacoli frapposti da Google alla condivisione dei dati con altre piattaforme su richiesta degli utenti. Il secondo, in corso, sta esaminando le modalità apparentemente discriminatorie con cui Apple acquisisce il consenso degli utenti al tracciamento dei propri dati di navigazione effettuato tramite le applicazioni scaricate”.

Rustichelli ha fatto notare che “le asimmetrie nella disponibilità dei dati alimentano il potere che le piattaforme digitali detengono come intermediari irrinunciabili nelle interazioni economiche, potere che può determinare significative distorsioni negoziali e competitive”. Ad esempio, l’Autorità è intervenuta “adottando misure cautelari per assicurare il corretto svolgimento delle trattative tra Meta e Siae, al fine di definire la remunerazione degli artisti italiani per i contenuti musicali resi disponibili sui social network della piattaforma”.

Attenzione alla tutela dei consumatori digitali

“Per altro verso, gli interventi dell’Autorità hanno inteso rimediare alla fragilità intrinseca dei consumatori nel mondo digitale, che discende da asimmetrie informative e negoziali – ha aggiunto -. Lo sviluppo delle piattaforme digitali ha condotto, infatti, all’emersione di nuovi modelli di marketing, caratterizzati da inedite forme di interazione tra consumatori e imprese”. L’attenzione dell’Authority si è quindi rivolta alla “repressione di comportamenti scorretti in relazione alle recensioni online e le istruttorie condotte nel settore dell’influencer marketing”.

L’Autorità è poi intervenuta per assicurare il rispetto degli obblighi di diligenza gravanti sulle piattaforme digitali che offrono servizi ai consumatori in assenza di un corrispettivo monetario. “In questi casi – ha spiegato Rustichelli -, occorre evitare che l’adozione di pratiche aggressive volte a dilatare il tempo di fruizione del servizio da parte dei consumatori, anche attraverso tecniche di profilazione algoritmica, determini un pregiudizio più intenso proprio per le categorie di utenti più vulnerabili. Ad esempio, l’Autorità ha sanzionato TikTok in relazione a taluni contenuti pericolosi veicolati ai segmenti dell’utenza più esposti in termini di sicurezza, vale a dire i minori, attraverso un sistema di raccomandazione basato sulla profilazione e volto ad accrescere le interazioni e il tempo speso online”.

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