Si è tenuto oggi con successo, presso il Poligono Sperimentale di Interforze di Salto di Quirra, in Sardegna, il test di discesa e ammaraggio di IXV (Intermediate eXperimental Vehicle), il veicolo di rientro atmosferico dell’Agenzia Spaziale Europea realizzato da Thales Alenia Space.
Il “drop test” ha rappresentato una prova di grande importanza nella qualifica di IXV ed ha verificato il corretto funzionamento della catena dei sistemi di discesa e recupero previsti dal profilo della missione.
Trasportato da un elicottero fornito dall’Aviazione Leggera dell’Esercito, il modello di test in scala 1:1, progettato da Thales Alenia Space ed assemblato a Capua presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) è stato lanciato da una quota di 3000 metri di altezza e, ammarando nel Mar Mediterraneo, ha riprodotto l’ultima fase di discesa del veicolo.
Il progetto IXV ha l’obiettivo di sviluppare un sistema europeo di rientro atmosferico autonomo, caratterizzato da un’elevata aerodinamicità, grazie alla sua particolare forma “portante” e da un sistema di guida, navigazione e controllo sofisticato basato su propulsione e superfici aerodinamiche, nonché da un sistema per la protezione termica necessario a garantire il rientro in atmosfera.
Thales Alenia Space è responsabile del progetto, dello sviluppo e dell’integrazione del veicolo IXV ed è a capo di un consorzio formato dalle principali industrie europee, al quale contribuiscono anche centri di ricerca e università. La consegna del veicolo all’Agenzia Spaziale Europea è prevista per maggio 2014 e il lancio, con il vettore europeo Vega, per l’estate 2014.
La separazione da Vega avverrà a 320 km di quota; IXV proseguirà l’ascesa fino a raggiungere la quota di 430 km per poi iniziare la fase di rientro in cui verranno acquisiti i dati sperimentali tramite la strumentazione sia convenzionale che avanzata con cui il veicolo è equipaggiato. La velocità di ingresso in atmosfera sarà di circa 7,5 km/sec a 120 km di quota. La missione, di durata complessiva di circa 1 ora e 30 minuti, terminerà con lo splash-down nell’oceano Pacifico.
Lo sviluppo di questo dimostratore tecnologico da parte di Thales Alenia Space, nell’ambito di un progetto fortemente supportato dall’Agenzia Spaziale Italiana, rafforza la presenza dell’industria italiana nella progettazione e costruzione dei sistemi di trasporto e rientro, a supporto del programma di Esplorazione Spaziale e in vista dello sviluppo di sistemi di trasporto di futura generazione.