L’Europa è l’area con il maggior interesse al mondo per quel che riguarda l’impatto ambientale delle istituzioni finanziarie. A dimostrarlo l’alto numero di banche che aderiscono alla Net Zero Banking Alliance delle Nazioni Unite – ben 9 sono italiane: Banca Ifis, MontePaschi, Popolare di Sondrio, Banco Bpm, Bper banca, CredEm, Intesa SanPaolo, Mediobanca, Unicredit – sia la diffusione di fondi Esg nel mondo. Secondo Reuters su 27 Paesi, la metà sono europei: Francia, Irlanda, UK, Svezia, Svizzera, Germania, Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Italia, Finlandia, Spagna.
La soluzione targata Oracle
In questo contesto in fermento, per aiutare le banche a valutare meglio il rischio climatico, Oracle lancia Oracle Climate Change Analytics Cloud Service. Grazie all’intelligenza artificiale integrata, la nuova soluzione cloud di reporting e analytics aiuta le istituzioni finanziarie a comprendere le emissioni finanziate, ad adempiere alle normative e a mitigare i rischi legati al cambiamento climatico.
“Se da un lato le banche si occupano attivamente dei rischi finanziari legati al clima che potrebbero colpirle direttamente attraverso le loro attività, dall’altro devono anche essere consapevoli del loro effetto indiretto sul clima attraverso le imprese che finanziano. Questa duplice responsabilità richiede la gestione critica sia del rischio che dei propri impegni Net Zero, il che richiede uno sforzo significativo da parte delle banche – spiega Jason Wynne, global VP per lo sviluppo dei prodotti di finanza, rischio e conformità di Oracle Financial Services – Oracle Climate Change Analytics Cloud Service consente alle istituzioni finanziarie di calcolare e analizzare l’impatto delle proprie emissioni di anidride carbonica e di monitorare gli obiettivi climatici sugli investimenti in corso e quelli pianificati, per ottenere un quadro completo della resilienza della banca e dei rischi legati al cambiamento climatico”.
Secondo il Financial Stability Board (Fsb) i rischi legati alle emissione di Co2 “sono di natura globale e avranno effetti su tutte le organizzazioni, i settori e le economie. L’ampiezza dei rischi legati al clima ha anche implicazioni per la resilienza del sistema finanziario”. Con l’aumento dei rischi legati al clima è fondamentale dunque che le banche possano comprendere meglio e tenere conto dell’impatto del loro portafoglio complessivo di attività, sia dal punto di vista normativo sia da quello della strategia aziendale. Grazie a modelli di calcolo e dashboard predefinite, il servizio può aiutare le banche a risparmiare tempo e fatica, a soddisfare i requisiti di rendicontazione dei cambiamenti climatici a livello globale e a incorporare il rischio climatico nelle loro future decisioni di rischio e investimento.
Valutazione semplificata del “rischio climatico”
Le banche si trovano a dover rispettare molteplici normative in diverse giurisdizioni e la raccolta e l’archiviazione dei dati necessari per soddisfare questi requisiti può essere difficile e complicata. Ciò è particolarmente vero quando si ha a che fare con clienti globali grandi e complessi. Grazie agli strumenti integrati di intelligenza artificiale e di elaborazione in linguaggio naturale (Nlp), la soluzione Oracle di Climate Change Analytics è in grado di scandagliare Internet alla ricerca di informazioni pubbliche disponibili sulle iniziative in materia di cambiamenti climatici delle società in cui la banca ha investito, che possono contribuire alla valutazione complessiva del rischio climatico.
Anche secondo il Cdp (Carbon Disclosure Project), leader nell’aggregazione di informazioni globali sul clima relative ai portafogli delle banche, le emissioni del portafoglio di investimenti delle banche sono più di 700 volte superiori alle emissioni dirette – e i rischi legati all’immobilità sono enormi. Le istituzioni finanziarie devono urgentemente decarbonizzare i loro portafogli, rendendo noto l’impatto delle loro attività di finanziamento, fissando obiettivi basati su dati scientifici e allineando tutte le attività di finanziamento agli Accordi di Parigi.
Le funzionalità di Oracle Climate Change Analytics Cloud Service
- Il nuovo servizio cloud di Oracle consente alle istituzioni finanziarie di calcolare le emissioni di varie classi di attività e giurisdizioni. Ciò comprende non solo le emissioni di gas a effetto serra delle attività e della catena del valore di un’organizzazione, ma anche le emissioni finanziate e agevolate dai suoi clienti. Ciò consente di calcolare un punteggio, o un “rating climatico” come controparte da parte della banca per il proprio portafoglio clienti e di integrare il rischio di cambiamento climatico in altre funzioni di gestione del rischio, come la pianificazione dei progetti e le verifiche e analisi dei rischi.
Le principali funzionalità del Climate Change Analytics Cloud Service di Oracle comprendono:
esecuzione del conteggio del carbonio calcolando le emissioni di gas a effetto serra in base al GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard;
calcolo e divulgazione dei numeri delle emissioni finanziate, agevolate, evitate e della rimozione delle emissioni in base alle linee guida della Partnership for Carbon Accounting Financials;
integrazione del rischio climatico nel processo decisionale complessivo relativo al rischio d’impresa e agli investimenti, grazie a un quadro di riferimento interno per la cd. “Climate Scorecard,” e grazie a modelli di probabilità di insolvenza (PD – Probability Default) e di perdita in caso di insolvenza (LGD – Loss Given Default) e heatmap rilevanti;
accesso a più di 100 informative, analisi e visualizzazioni predefinite e valide per tutte le giurisdizioni, per soddisfare i requisiti delle autorità di standard e regolamentazione;
analisi avanzata su origine, configurazione, archiviazione e analisi dei dati sui cambiamenti climatici dei clienti con modelli appositi;
riduzione degli investimenti IT con una tecnologia cloud-native in grado di soddisfare i requisiti di reporting sui cambiamenti climatici in continua evoluzione.