Sembra che Nokia e il suo business mobile siano un oggetto dei desideri per aziende intenzionate a rafforzare la propria posizione di mercato nel segmento cellulari e smartphone. Tra voci e smentite – come quelle di ieri da parte di Huawei, che ha negato l’intenzione di comprare la casa finlandese – il mercato del mobile sembra pronto per importanti operazioni di M&A.
Oggi il Wall Street Journal rivela che Microsoft avrebbe intavolato nei mesi scorsi una trattativa, giunta fino a fasi avanzate, per acquisire le attività nei device mobili di Nokia, ma i negoziati si sarebbero poi interrotti per questioni di prezzo e anche per i timori legati all’acquisto di un business che comunque sta perdendo quote di mercato da anni.
Nokia ha ammesso che, vista l’alleanza che esiste con Microsoft, gli incontri tra i due partner avvengono regolarmente, ma nessuna delle due aziende interessate ha rilasciato ulteriori commenti.
Difficile stabilre, secondo il WSJ, quale possa essere il prezzo giusto per Nokia. La sua capitalizzazione sul mercato borsistico americano supera i 14 miliardi di dollari, e quasi metà delle revenues (30,2 miliardi di euro o 40,15 miliardi di dollari) sono state generate l’anno scorso dal segmento mobile-phone.
Fornitori di hardware e software, reti televisive, grande catene retail e molte altre aziende vedono nel business dei terminali mobili, in particolare in smartphone e tablet, la chiave per la loro crescita futura. Sul mercato, alcune aziende si sono adattate velocemente ai cambiamenti, come Apple e Samsung, mentre altre faticano a tenere il passo, e tra queste ci sono, nota il WSJ, proprio Microsoft, da sempre focalizzata sul software per Pc, e Nokia, leader nei cellulari prima dell’avvento dell’iPhone (2007), che ha imposto sul mercato gli smartphone e relegato i telefonini meno evoluti a un ruolo sempre più marginale. Anche per questo, come noto, Nokia si è alleata a Microsoft: l’adozione del sistema operativo Windows Phone (che da quest’estate sostituirà del tutto il “vecchio” Symbian sul segmento smartphone) è un passaggio storico per l’azienda finlandese.
Finora però l’alleanza non è riuscita a far guadagnare ai due partner le quote attese: i Windows Phone sono in crescita, e l’Os mobile di Microsoft è il terzo per market share, ma molto indietro rispetto ai leader indiscussi Android di Google (che traina anche la crescita del vendor Samsung) e iOs di Apple. La società di ricerche Idc calcola che i Windows Phone hanno rappresentato poco più del 3% degli smartphone venduti nel mondo nel primo trimestre 2013, mentre il 75% di tutti i nuovi smartphone sono Android. Nokia ha rappresentato il 79% di tutti i device Windows Phone nel primo trimestre ed è l’unico grande produttore di smartphone che produce esclusivamente telefoni col sistema operativo mobile di Microsoft. Questo vuol dire che Microsoft ha bisogno che Nokia mantenga solidità finanziaria e fedeltà alla partnership.
Secondo il WSJ, anche se oggi Microsoft punta più che in passato a produrre il proprio hardware, non è chiaro quale sarebbe il vantaggio di comprare Nokia, visto che l’alleanza esistente già rende in pratica il vendor finlandese completamente dipendente dalla casa di Redmond. Nokia invece continua ad aver bisogno di rivitalizzare il business: sotto la guida di Stephen Elop, la capitalizzazione di mercato dell’azienda è crollata da 30 miliardi a 10 miliardi di euro. Nel 2000, nel pieno della bolla hitech, Nokia valeva 303 miliardi di euro.
Le indiscrezioni non finiscono qui. L’anno scorso Nokia avrebbe considerato anche la possibilità di uno spin-off di Navteq, ma il Ceo Stephen Elop ha poi escluso l’ipotesi: le mappe sono una parte fondamentale dell’offerta di Nokia. L’azienda finlandese avrebbe anche valutato un buy-out di Siemens nella joint venture Nokia Siemens Networks. Anche qui, l’ipotesi è stata accantonata.
Ieri Huawei ha smentito le voci di un suo interessamento per Nokia diffuse dal Financial Times in seguito alle dichiarazioni del chairman consumer business group dell’azienda cinese Richard Yu. Il vice presidente di Huawei per gli affari esteri, Bill Plummer, ha poi negato che il produttore abbia intenzione di acquisire Nokia, ma certo l’industria mobile appare in fermento: i player sono in cerca di soluzioni per restare competitivi.