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Ibm Italia pronta a tagliare 355 posti di lavoro

Fabrizio Potetti (Fiom): “Possibili altri tagli e dismissioni. Il governo intervenga rilanciando una forte politica industriale per l’Ict”

Pubblicato il 20 Giu 2013

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Ibm Italia pronta a tagliare 355 posti di lavoro. L’annuncio è della Fiom-Cigl. “La Ibm, allo scopo di garantire la crescita pianificata del valore delle proprie azioni alla Borsa di New York, avendo l’obiettivo di distribuire un utile di 20 dollari per azione nel 2015, ha deciso di effettuare un’ulteriore riduzione di personale in tutta Europa – spiega Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del Gruppo Ibm – Ibm Italia ha dichiarato quindi un obiettivo di riduzione pari a 355 unità. Ciò nonostante i consistenti utili conseguiti anche nel 2012, pari a 100 milioni di euro. Insomma, Ibm vuole licenziare ancora, dopo aver indotto alle dimissioni tanti lavoratori con i trasferimenti ingiustificati da una sede all’altra avvenuti l’anno scorso.”

Secondo Potetti “il fatto che la pesante azione di licenziamento coinvolga anche numerosi dirigenti, potrebbe indicare che altri tagli, dismissioni e spostamenti in Paesi low cost di attività presenti oggi in Italia sono in prospettiva possibili.”

“Anche per questo è opportuno che il Governo rilanci una forte politica industriale di settore per entrare in una partita che vede oggi l’Europa, ed in particolare il nostro Paese, tagliata completamente fuori dagli investimenti delle multinazionali dell’Ict – sottolinea il sindacalista – multinazionali che, in questa fase, stanno riportando negli Stati Uniti attività strategiche, rimettendo in discussione alcune scelte di delocalizzazione compiute negli anni scorsi.”

“Gli investimenti necessari in relazione all’annunciato scorporo della rete Telecom, nonché lo sblocco dei fondi e delle iniziative legate all’Agenda Digitale – ricorda Potetti – possono invece determinare rapporti diversi con le multinazionali che hanno forti interessi rispetto a queste attività. Non dobbiamo permettere che le risorse pubbliche che verranno utilizzate finiscano per produrre utili e lavoro all’estero.”

Per protestare contro i licenziamenti in Ibm sono in corso mobilitazioni e iniziative in tutte le città dove sono presenti sedi della multinazionale statunitense. In particolare, una manifestazione si terrà a Roma lunedì 24 giugno, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, in piazza San Marco.

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