Crediti di imposta 4.0, si sblocca l’impasse e parte la compensazione. Dalle ore 12:00 di lunedì prossimo, 29 aprile 2024, sarà possibile trasmettere i modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta 4.0 “maturati e non ancora fruiti”, relativi a investimenti effettuati dal 2023, per come è previsto dal decreto 39 del 2024. I modelli di comunicazione in formato editabile saranno disponibili sul sito del Gestore dei servizi energetici (Gse).
Il decreto
Su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è stato emanato il decreto direttoriale del Mimit riguardante la compensazione dei crediti di imposta per gli investimenti del piano Transizione 4.0 che definisce il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione di dati e informazioni che le imprese devono fornire. Il provvedimento si era reso necessario per consentire alle imprese la compensazione dei crediti d’imposta, sospesa con la Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 68/E del 12 aprile 2024.
I modelli
Nello specifico, il nuovo decreto regola due diversi modelli di comunicazione di dati e altre informazioni da fornire. I crediti di imposta riguardano:
• gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
• gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
I modelli che verranno caricatisul sito del Gse sfrutteranno nei fatti e in anteprima la piattaforma che gestirà anche i crediti d’imposta previsti dal nuovo piano Transizione 5.0.
Il Piano Transizione 5.0
Oggi in Gazzetta Ufficiale è attesa la pubblicazione della legge di conversione sull’attuazione del Pnrr. Tra le misure previste nella legge c’è l’introduzione del piano Transizione 5.0 che si focalizza su investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità. La legge è stata approvata il 23 aprile scorso.
Transizione 5.0, cosa prevede
Con il decreto Pnrr si avvia il piano Transizione 5.0 per sostenere la transizione digital&green delle imprese. Il programma mira a sostenere gli investimenti su questi due fronti attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.
Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025.
Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).
Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.