L’OPERAZIONE

Informatica, il governo francese pronto a salvare Atos



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Il ministro dell’Economia Le Maire annuncia un piano per l’acquisizione di tutte le attività sovrane per evitare che asset strategici per la Francia passino nelle mani di operatori stranieri. La trattativa vedrebbe in campo anche attori privati, in particolare aziende della difesa e dell’aeronautica. La società ha intanto spostato al 3 maggio la deadline per le proposte di rifinanziamento dopo aver registrato un calo delle attività nel primo trimestre

Pubblicato il 29 apr 2024



Atos

La Francia vuole salvare Atos. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha annunciato di aver inviato una lettera di intenti al gigante francese dell’informatica che possiede supercomputer utilizzati per la deterrenza nucleare e contratti con l’esercito francese, oggi nel mezzo di turbolenze finanziarie, al fine di acquisire tutte le attività sovrane del gruppo. “Questo fine settimana ho presentato una lettera d’intenti per l’acquisizione di tutte le attività sovrane di Atos”, al fine di evitare che attività strategiche per la Francia “passino nelle mani di operatori stranieri”, ha dichiarato.

Focus su sicurezza e server AI

Secondo l’ufficio del ministro, le attività oggetto della lettera d’intenti comprendono i supercomputer, i server per l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico e i prodotti per la sicurezza informatica. L’attività genera un fatturato annuo di circa 900 milioni di euro, su un totale di quasi 11 miliardi di euro per l’intero gruppo Atos, e impiega 4.000 persone, principalmente in Francia.

Dal governo impegno per un prestito da 50 milioni di euro

Il governo francese si è già impegnato a concedere un prestito di 50 milioni di euro all’azienda per contribuire a stabilizzarne la situazione finanziaria e ha acquisito una “azione privilegiata” che gli consente di porre il veto su alcune operazioni di Bull, la filiale di Atos che costruisce i suoi supercomputer. Per questa lettera d’intenti, che è un’azione non vincolante, è l’Agence des participations de l’Etat (l’agenzia di partecipazioni del governo francese) a condurre l’operazione sotto l’autorità di Bruno Le Maire.

Tuttavia, il ministro ha detto di sperare “che lo Stato non sia solo” e che spera di coinvolgere altri attori francesi in questa operazione. Senza fare nomi, ha spiegato che potrebbero essere aziende che operano nel settore della difesa o dell’aeronautica. Secondo il suo ufficio, sono in corso “discussioni” “da diverse settimane” con alcuni produttori “che avrebbero senso in termini di sviluppo di queste attività”.

Prorogata al 3 maggio la deadline per i creditori

Intanto Atos, il cui presidente è dallo scorso ottobre l’ex-amministratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier, ha annunciato che prolungherà al 3 maggio (la precedente deadline era il 30 aprile) la scadenza fissata per le proposte di rifinanziamento dei suoi creditori, dopo aver registrato un calo della sua attività nel primo trimestre.

L’azienda ha dichiarato all’inizio di aprile di essere alla ricerca di 1,2 miliardi di euro di nuovo denaro e di voler dimezzare il suo debito, che ammonta a circa 5 miliardi di euro, convertendolo in azioni. Il piano industriale prevedeva una “ripresa delle attività commerciali dalla fine del 2024”, con l’ipotesi di un fatturato di circa 9,9 miliardi di euro nel 2024 poi di 11,4 miliardi di euro nel 2027. Ma Atos ha visto i suoi ricavi calare nel primo trimestre del 2,6% a 2,47 miliardi e deve quindi rivedere le previsioni per il periodo 2024-2027, che potrebbero comportare un aumento del fabbisogno di liquidità e una riduzione del debito maggiore del previsto.

L’obiettivo di Atos è “ottenere un profilo di credito Bb entro il 2026”.

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