L'INCHIESTA

Santoni: “L’Ict dà alle aziende nuove opportunità”

Il settore dell’Ict è un volano di crescita del Pil e di modernizzazione del Paese. Quali misure prioritarie il governo Letta deve adottare per sfruttarne le potenzialità e far ripartire economia e occupazione anche in un quadro di spending review? La parola all’Ad di Cisco Italia

Pubblicato il 24 Giu 2013

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Un’integrazione intelligente, scalare e pervasiva della tecnologia in tutte le scelte delle istituzioni, nel tessuto imprenditoriale e sociale è una leva decisiva per trovare equilibrio fra contenimento della spesa e rilancio del paese. È necessario che il Governo prenda in considerazione la leva digitale sempre, in ognuno dei provvedimenti allo studio, considerando l’Ict una chiave di volta per raggiungere maggiore efficienza e dare ad aziende e persone la possibilità di reinventarsi modelli di business e opportunità.

In questo senso, è prioritario l’investimento sull’infrastruttura di accesso alla Rete, con una collaborazione fra settore pubblico e operatori che metta a fattor comune nuove risorse e quanto è già stato realizzato. Una rete efficiente e pervasiva permette di usare l’Ict per recuperare produttività ed efficienza, e per affacciarsi efficacemente a mercati internazionali: penso in particolare alle nostre Pmi. Ciò contribuirà anche a creare un ambiente più favorevole alla crescita di imprese innovative e più attrattivo per gli investimenti. Pensando all’occupazione, l’Ue ha recentemente comunicato che nel solo settore Ict si possono creare 900.000 posti di lavoro in pochi anni: bisogna investire in formazione per creare e recuperare le professionalità richieste, e in generale creare nella cittadinanza la consapevolezza di saper chiedere e utilizzare pienamente servizi e tecnologie nelle città, nel rapporto con la PA e per migliorare la qualità della vita.

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