INTELLIGENZA ARTIFICIALE

GenAI, le robocall fraudolente un salasso per le telco: perdite per 76 miliardi e fuga di abbonati



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La clonazione vocale, fenomeno che ha già fatto scattare la massima allerta, rappresenta uno dei principali rischi per il business: nel 2023, secondo dati di Juniper Research, già in fumo 64 miliardi. Bisognerà implementare il più presto possibile sistemi in grado di bloccare in tempo reale le chiamate. In Italia si cerca una soluzione al telemarketing selvaggio, un fallimento il registro delle opposizioni

Pubblicato il 20 mag 2024



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Le perdite di abbonati dovute alle chiamate robotiche fraudolente supereranno i 76 miliardi di dollari a livello globale l’anno prossimo, passando da 64 miliardi di dollari nel 2023: un vero salasso per le telco, che dovranno far fronte anche alla conseguente perdita di abbonati. Lo afferma il report “Global Robocall Mitigation & Branded Calling Market 2024-2029” di Juniper Research, secondo cui, a partire dal 2026, le perdite legate alle chiamate robotizzate diminuiranno costantemente, poiché i sistemi come Stir/Shaken e le soluzioni di chiamata di marca inizieranno a bloccarle in modo efficiente.

Il rapporto ha identificato la clonazione vocale basata sull’intelligenza artificiale come la sfida principale per ridurre queste perdite entro il 2026. Questa tecnica utilizza l’AI per generare un discorso realistico simile a quello umano in tempo reale, spesso imitando un individuo noto all’abbonato.

Chiamate brandizzate per limitare la portata delle frodi

Il rapporto esorta i fornitori di soluzioni di mitigazione delle chiamate robotiche ad affrontare l’aumento della clonazione vocale garantendo che i sistemi siano in grado di identificare le chiamate robotiche fraudolente prima che vengano connesse all’abbonato. Le whitelist dei numeri di telefono, come l’Rmd (Robocall Mitigation Database) negli Stati Uniti, forniscono uno strumento sostanziale per autenticare le imprese prima che venga effettuata la chiamata. Tuttavia, lo studio prevede che le soluzioni di chiamata brandizzate avranno l’impatto più immediato nel ridurre al minimo le perdite dovute alle truffe di robocalling.

Necessari solidi processi di verifica

Le soluzioni di chiamata brandizzate mostrano una chiave visiva che informa rapidamente gli utenti della legittimità della chiamata. I framework devono contenere solidi processi di verifica per le imprese che utilizzano queste soluzioni per creare fiducia tra gli abbonati. A sua volta, lo studio prevede che le chiamate brandizzate limiteranno il tasso di risposta per le chiamate robotizzate fraudolente che utilizzano l’intelligenza artificiale e ridurranno l’impatto di questa minaccia emergente prima che gli abbonati rispondano alle chiamate.

In Italia la proposta del Pd: obbligo di opt-in

In Italia intanto si cerca una soluzione al telemarketing selvaggio, visto il fallimento del registro opposizioni: secondo la proposta di legge annunciata dal Partito Democratico, l’opzione sarebbe introdurre nell’ordinamento italiano il sistema “opt-in”, superando quello attuale di “opt-out” che ha mostrato di non funzionare adeguatamente. Si tratterebbe, come già accade ad esempio in Olanda e in Repubblica Ceca, di passare al “divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni”.

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