Numerosi studi da tempo hanno dimostrato che la tecnologia e l’innovazione hanno un impatto diretto sull’aumento del Pil. Il settore della telefonia mobile con un forte tasso di innovazione di servizi, reti e terminali può essere uno dei pilastri da cui far ripartire la crescita accelerando sullo sviluppo delle reti di ultima generazione Hspa+ e Lte e servizi dati anche attraverso politiche in grado di intercettare i trend globali. Nel 2013 circa il 25% di tutti i brevetti riconosciuti in Usa sono relativi al settore mobile (con una crescita del 21% rispetto a Q1 2012 – Chetan Sharma Consulting, 2013).
Globalmente nel 2012 gli investimenti in venture capital nel settore mobile sono stati circa il 41% (6,8 miliardi di dollari) del totale investimenti tecnologici effettuati dai venture capitalist (Rutberg & Co., agosto 2012). La valorizzazione e ottimizzazione dello spettro radio è determinante per rispondere alla crescita attesa della domanda di dati con una previsione fino a 1000X entro il 2020. Anche in ambito europeo si assiste ad iniziative innovative nella gestione delle frequenze quali l’introduzione del Mobile Supplemental Downlink (3G/4G) in banda L (1452 -1492MHz) da parte della Cept e l’introduzione del regime di Authorised Shared Access (uso condiviso delle spettro con licenza).
La messa a valore di nuove risorse di frequenza come la banda L in Italia (ad ora sottoutilizzata) potrebbe fornire ulteriore opportunità di crescita. L’introduzione di soluzioni come Asa metterebbe a disposizione nuove frequenze che altrimenti rimarrebbero inaccessibili e sottoutilizzate a causa di processi di refarming sempre più lunghi e costosi.