L’INIZIATIVA

AI nella PA: Zangrillo recluta Anastasi per creare una task force



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Il presidente del Formez alla guida del gruppo di lavoro che analizzerà opportunità e criticità legate all’uso dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico. Il ministro: “Puntiamo a un’amministrazione vitale, efficiente, inclusiva e votata al merito”. A Forum PA premio speciale AI alla Regione Puglia. Intanto la Ue apre la procedura di infrazione contro l’Italia sulla data governance

Pubblicato il 23 mag 2024

Federica Meta

Giornalista



intelligenza artificiale 2

L’intelligenza artificiale per migliorare i servizi al cittadini e venire incontro ai suoi bisogni. Con questo obiettivo il minustro per la PA, Paolo Zangrillo, ha creato una task force ad hoc.

Il gruppo di lavoro guidato da Anastasi

“Ho creato un gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale, coordinato dal presidente Formez, Giovanni Anastasi, al fine di utilizzare al meglio questo strumento, proprio per capire quali siano le esigenze attuali e future e per fare in modo che ci siano servizi sempre più efficienti per cittadini e imprese, ha detto Zangrillo nel video messaggio proiettato all’evento Formez, in corso di svolgimento a Forum PA, a cui sono intervenuti i vertici dell’istituto.

“Le iniziative che abbiamo già intrapreso sono orientate a disegnare una Pubblica amministrazione vitale, efficiente, inclusiva e votata al merito – ha sottolineato il ministro – Il modello con il quale Formez si propone è in linea con questa visione finalizzata proprio ad anticipare le esigenze della Pubbliche amministrazioni, per creare modelli virtuosi e replicabili”.

“Formez sta già lavorando in questo senso, con le amministrazioni centrali e con quelle territoriali, oltre ad aver avviato una specifica e costante formazione interna dei suoi dipendenti, che prevede anche il loro intervento attivo attraverso specifiche call to action”, ha concluso Zangrillo citando come esempio il progetto ‘Fast piccoli comuni’, che “usa l’Ia per aiutare le comunità con meno di 5 mila abitanti nel processo di transizione digitale, ad esempio accompagnandoli nella redazione degli atti amministrativi”.

Anastasi e la leadership ai tempi dell’AI

Per Anastasi l’ingresso dell’AI nella PA trasforma non solo processi e servizi ma chiama in casua anche la responsabilità della classe dirigente.

“Uno dei pilastri della leadership è la capacità di fare scelte difficili, ovvero di avere coraggio. Il coraggio è una caratteristica fondamentale per realizzare e sostenere i cambiamenti e questo è un ambiente che non sempre premia le scelte coraggiose – ha detto il presidente del Formez – Avere coraggio farà la differenza. Cosa occorre, quindi, per far esaltare la leadership nel tempo dell’AI? Innanzitutto, il manager pubblico sarà, naturalmente compresso verso una posizione di ‘decision maker’ e l’evoluzione legata all’AI che lo porterà a questo, aumentando esponenzialmente la disponibilità di informazioni, renderà la competenza tecnica meno importante e esalterà le caratteristiche trasversali”.

Secondo il Presidente Formez “di fatto ciò significa che dovremo prepararci al cambiamento e dovremo, da una parte frenare quelle componenti che ostacolano il nostro coraggio, innanzitutto semplificando le nostre procedure, attraendo, dall’altra, personale con esperienze differenti. Dovremo, quindi, valutare propriamente i ‘leadership gap’ dei nostri manager, in primis dando consequenzialità a queste valutazioni, puntando sul merito e sulla formazione, in entrambi i casi con un approccio nuovo”.

Così come la formazione dovrà essere meno scolastica – prosegue Anastasi – sarà importante privilegiare le esperienze sul campo e impegnare tempo per valutarne gli effetti, al fine di migliorarla. Più di tutto serve aprirsi ad esperienze differenti, dal privato agli aspetti internazionali, occorre attrarre manager e giovani non necessariamente col meccanismo del passaparola. A tal proposito stiamo ragionando su strumenti che, grazie al supporto dell’AI, possano avvicinare le persone alla comprensione delle Pubbliche Amministrazioni, in modo che si avvicinino ad esse ben prima di un’occasione legata ad un concorso pubblico”.

Una nuova metodologia

Il Formez si è focalizzato su alcuni processi molto importanti, sia per quanto riguarda la definizione della metodologia del nuovo sistema di performance e leadership, sia proprio per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Su questo tema sono stato chiamato dal ministro a coordinare un gruppo di lavoro finalizzato a capirne le potenzialità”.

Ma l’uso dell’AI nella PA è ancora scarso

Il Presidente Anastasi ha poi parlato degli aspetti legati allo scarso utilizzo dell’AI rispetto alla quantità di dati generati “ma questo non significa che le cose vadano fatte senza prestare attenzione al concetto del ‘business case’, ossia nell’essere bravi a stimare i benefici che deriveranno per cittadini e imprese. Noi ci poniamo, come Formez, al centro di questo processo perché conosciamo il significato di valore pubblico e lo vogliamo far diventare un flusso di valutazione. Questo è fondamentale e raramente appare negli storytelling sulla PA. Abbiamo le risorse, le condizioni e le norma ma, prima di tutto, ci deve essere la capacità di mettere a terra i benefici per cittadini e imprese. Per quanto riguarda gli usi etici e responsabili dell’intelligenza artificiale, noi siamo molto sensibili alla sostenibilità, che significa inclusione e rispetto della parità di genere

“Dobbiamo avere il coraggio di aprire le finestre per mostrare i colori che già, oggi, ci appartengono ed essere pronti ad inventarne di nuovi”, ha concluso.

Butti: “Salto avanti della PA con l’innovazione tecnologica”

Sul ruolo dell’innovazione tecnologica nella trasformazione della PA è intervenuto a ForumPA anche il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti. “La Pubblica amministrazione ha fatto balzi in avanti, in modo particolare nell’ultimo anno, anche se sono ancora “molte le cose da fare”, tra cui arrivare ad un’Agenzia del dato nazionale”.  Nel suo intervento il sottosegretario ha sottolineato che, stando ai numeri dell’Agenzia per l’Italia digitale, la spesa della PA in tecnologie dell’informazione e della comunicazione si aggira intorno ai 7-8 miliardi di euro, con un trend in crescita.

“Ma la spesa – ha sottolineato – viene concentrata su piattaforme e infrastrutture, poi sui servizi, mentre si spende ancora poco, solo il 4%, sulla sicurezza informatica. Si tratta di un elemento di criticità su cui stiamo cercando di lavorare”. L’obiettivo complessivo, ha annunciato Butti, è quello di “costruire le condizioni migliori per creare una PA agile, efficiente e con le scarpe da ginnastica”.

A ForumPA Premio speciale AI alla Regione Puglia

Nella giornata conclusiva di ForumPA 2024 assegnati premi del contest “LA PA a colori” che punta a valorizzare i migliori progetti realizzati per rendere la PA pronta a rispondere alle sfide del futuro. (QUI TUTTI I PROGETTI PREMIATI)

Il Premio Speciale AI è stato assegnato Regione Puglia per il progetto “Sm@rtScreening”. Si tratta di una piattaforma digitale multicanale che agevola la conoscenza e l’accesso agli screening oncologici, grazie a comunicazioni digitali, accessibili e disponibili h24: telefonate automatiche, sms, email, chatbot e voicebot. La soluzione permette di fornire informazioni qualificate per consentire la gestione dell’appuntamento, e video personalizzati accessibili dalla lettera cartacea per approfondire le modalità di screening. I cruscotti di Business Intelligence permettono la piena tracciabilità dei dati, anche in tempo reale. Sono in attivazione anche i canali WhatsApp e AppIO.

Data governance, procedura Ue contro l’Italia

Intanto la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro 18 Stati membri, compresa l’Italia, per non aver designato le autorità responsabili per l’attuazione della legge sulla governance dei dati (Data governance act) o per non aver dimostrato che queste ultime sono autorizzate a svolgere i compiti richiesti dalla legge. Nel dettaglio, oltre all’Italia, la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora a: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Grecia, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia. La legge sulla governance dei dati facilita la condivisione dei dati tra i settori e i Paesi dell’Ue a vantaggio dei cittadini e delle imprese, stabilendo anche regole per la neutralità degli intermediari di dati che collegano individui e aziende con gli utenti dei dati. I 18 Stati membri interessati hanno ora due mesi di tempo per rispondere e colmare le lacune sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione può decidere di emettere un parere motivato.

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