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Formazione, Talent Garden in campo per gli AI manager



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Dal 25 giugno al 19 luglio la prima edizione di “Managing AI”, il corso pensato per fornire ai partecipanti le competenze per diventare punti di riferimento sui progetti aziendali basati sull’intelligenza artificiale, con un focus particolare sull’AI generativa e i large language models

Pubblicato il 24 mag 2024



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A scattare una fotografia sull’importanza di avere in azienda personale formato per gestire progetti che si basino sull’intelligenza artificiale è un recente report di Idc, secondo cui la carenza di competenze IT, in particolare di quelle basate sui dati e sull’intelligenza artificiale, potrebbe arrivare a costare alle aziende mancati ricavi per 5,5 bilioni di dollari su scala globale. Dati dai quali emerge con chiarezza la necessità di un’accelerazione nelle iniziative di formazione rivolte agli AI manager.

È proprio la mancanza di competenze, infatti, secondo il parere degli addetti ai lavori, a innescare un effetto a catena che ha come risultato finale mancati ricavi, problemi nella qualità dei prodotti e dei servizi e di conseguenza un peggioramento della soddisfazione dei clienti finali. A subire un qualche effetto negativo dalla carenza di competenze in questo campo saranno entro il 2026, secondo la società internazionale di analisi e consulenza, più del 90% delle imprese su scala globale.

I dati del 2024 Global AI Jobs Barometer di Pwc

A dare un quadro di quanto le competenze sull’intelligenza artificiale siano sempre più centrali per le aziende sono anche i dati del “2024 Global AI Jobs Barometer” di Pwc, pubblicati nei giorni scorsi, dai quali emerge che nei settori con una maggiore penetrazione dell’AI si registra una crescita della produttività del lavoro quasi cinque volte superiore rispetto agli altri.

Scorrendo rapidamente i risultati della ricerca emerge che le offerte di lavoro relative a posizioni in ambito AI crescono 3,5 volte più velocemente rispetto agli altri lavori, e che per ogni offerta in ambito AI rilevata nel 2012 oggi se ne contano 7. Altra caratteristica del comparto, secondo Pwc, è la necessità di una formazione continua, dal momento che nelle professioni collegate all’intelligenza artificiale le competenze richieste stanno cambiando più rapidamente rispetto agli altri ambiti lavorativi, ad un ritmo del +25%.

L’AI manager tra recruiting e formazione degli interni

Tra le figure più richieste e difficili da reperire per accelerare nell’innovazione aziendale spicca quella dell’AI manager. Se nell’attuale momento storico il recruiting di manager con skill specifiche in campo AI è particolarmente difficile, soprattutto per le aziende più piccole e con meno disponibilità economica, una strada promettente potrebbe essere quella di valorizzare i profili interni scommettendo sulla formazione, dando quindi l’opportunità al proprio personale di acquisire le competenze che consentiranno loro di diventare AI manager.

Il ruolo dell’AI manager

In sostanza, l’AI manager potrà coordinare le applicazioni dell’intelligenza artificiale all’interno dei processi aziendali, stabilendo le priorità e programmando e indirizzando al meglio gli interventi, facendo da punto di riferimento per l’integrazione delle tecnologie più utili a raggiungere gli obiettivi aziendali.

Il raggio d’azione dell’AI manager nel perimetro dei processi aziendali è particolarmente ampio, dal momento che l’intelligenza artificiale può essere applicata per raggiungere obiettivi anche molto diversi tra loro, che vanno dal miglioramento dell’esperienza dell’utente alla gestione della catena di fornitura, dai data analytics per monitorare al meglio le attività e fare previsioni sempre più attendibili alle tecniche più all’avanguardia per la sicurezza informatica. Tutto questo, ovviamente, senza trascurare l’aspetto etico dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, di cui l’AI manager potrà farsi garante in azienda.

L’impegno di Talent Garden per la formazione degli AI manager

Per andare incontro alle esigenze del mercato e per rispondere alle necessità delle aziende Talent Garden ha messo a punto un corso specifico dedicato alla formazione degli AI manager, “Managing AI”. La prima edizione, che durerà quattro settimane, è in programma dal 25 giugno al 19 luglio 2024.

L’obiettivo del corso è di dare ai partecipanti le competenze per diventare i riferimenti principali nei loro contesti di lavoro per l’ideazione e la gestione di progetti basati sull’intelligenza artificiale.

Tra i principali temi che verranno trattati nelle lezioni ci sono la Data Economy, per comprenderne il ruolo nel nostro contesto economico e identificare i fattori che ne guidano la crescita, e l’AI Project Management, per imparare a gestire il ciclo di vita di un prodotto basato sull’intelligenza artificiale, dal design all’esecuzione al monitoraggio dell’impatto.

Quanto all’AI generativa e ai large language models, il corso aiuterà i partecipanti a comprenderne a fondo le implicazioni etiche e sociali, ma anche a individuare gli ambiti di applicazione più promettenti con uno sguardo ai casi d’uso pratici.

Il programma di formazione, in sostanza, è pensato per arricchire con competenze che saranno sempre più importanti per i professionisti e sempre più richieste dalle aziende in modo trasversale, che si tratti di manager e product manager, data analyst e data strategist, professionisti interessati a implementare l’intelligenza artificiale nei propri progetti, head of digital, head of innovation o innovation manager.

A tenere le lezioni, in coerenza con i principi che caratterizzano l’offerta di Talent Garden, non saranno accademici, ma professionisti che provengono dalle migliori aziende del settore di riferimento, che insegneranno partendo dalla propria esperienza sul campo, utilizzando le tecnologie e gli strumenti più all’avanguardia.

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